CAROVIGNO – La scelta del terzo rimpasto in giunta senza il coinvolgimento di alcune forze politiche di maggioranza da parte del sindaco Massimo Lanzillotti rende infuocata questa stagione politica a Carovigno. La maggioranza perde i consiglieri Marilina Gentile e Andrea Ugenti che attaccano il metodo utilizzato dal sindaco.
“A distanza di pochi mesi dalle elezioni e per la terza volta, il Sindaco si è assunto l’unilaterale responsabilità di azzerare la Giunta Comunale, decidendo poi di vararne una nuova, senza sentire l’esigenza di un leale confronto con le forze politiche ed i Consiglieri Comunali che i cittadini di Carovigno hanno voluto componessero la maggioranza”, affermano i due consiglieri.
“Tale decisione, assunta “furbescamente” solo dopo l’importante Consiglio Comunale di approvazione del bilancio di rendiconto- aggiungono – è stata da noi appresa attraverso i social e gli organi di stampa, a dimostrazione di come il Sindaco svilisce la funzione democratica dei partiti e dei consiglieri, fidandosi – con metodi che ricordano molto il passato di cui dovevamo liberarci – solo di qualche discutibile “suggeritore”. La democrazia ed il buon governo di una città presuppongono partecipazione e coinvolgimento, che in questi pochi mesi (ma il buon giorno si vede dal mattino) sono mancati, riducendo tutto a modesti accordi e sotterfugi, con i soliti “personaggi”.
I due consiglieri ammettono di essere stati in questi mesi molto critici nei confronti del sindaco. “Rivendichiamo con orgoglio tale nostro comportamento – spiegano – che aveva quale unico obiettivo di risvegliare lo spirito positivo che aveva guidato l’intera coalizione di maggioranza durante le elezioni e che subito è stato soffocato, ritornando a vecchie logiche, contro cui sempre ci siamo opposti. Ci siamo opposti e difesi dall’assurda “manovra” del Sindaco (potremmo dire un attacco personale) con cui incomprensibilmente voleva togliere al consigliere Uggenti (è bene sottolinearlo, eletto a tale ruolo dalla maggioranza) la carica di Presidente della Commissione Urbanistica, per assegnarla perché, più gestibile, ad un suo “fidato”. Nonostante questi metodi siamo stati tuttavia sempre corretti e leali nei riguardi della maggioranza, tanto lo dimostrano l’ultime dichiarazioni del Segretario cittadino del PD, che ha giustamente condannato l’operato del Sindaco e soprattutto i suoi metodi censurabili, divisivi e contrari ad ogni corretto rapporto all’interno di una colazione politica. Il vero problema è che il Sindaco non accetta il confronto, il dialogo costruttivo, gli approfondimenti e le idee divergenti dalle sue e da quelle del suo cerchio, volendo agire da “padrone” delle istituzioni. Chi si oppone a questa deriva diviene il nemico da eliminare”. I due si dicono delusi. “Ci teniamo a ringraziare l’ex Assessore Piero Cecere per il lavoro che ha svolto, seppur in poco tempo, per essersi messo a disposizione dell’intera comunità con forte spirito di abnegazione e di responsabilità – concludono – Una persona onesta e leale, che non si è mai risparmiata e che non si è mai arresa, neanche difronte alle tante evidenti difficoltà e con cui abbiamo condiviso i valori della vera politica. A questo punto prendiamo atto della scellerata scelta del primo cittadino, che ha voluto una nuova Giunta senza il nostro sostengo politico e, per quanto leggiamo, senza neppure quello del PD, una Amministrazione minoritaria dal respiro breve e senza prospettive, condannata prima o poi a capitolare”.
Gli attacchi a Lanzillotti arrivano anche dall’opposizione. “È veramente vergognoso quanto sta accadendo tra le mura del Palazzo di Città a Carovigno – affermano da Direzione Italia – Dopo una campagna elettorale vinta sbandierando un presunto cambiamento di persone e azioni, in soli 12 mesi abbiamo assistito a due azzeramenti della giunta, con evidenti danni ai giovani professionisti “usati” in campagna elettorale. Altrettanto indegno è il comportamento del PD che ancora una volta per accaparrarsi poltrone è capace di dire e fare tutto e il contrario di tutto nel giro di poche ore. Una cosa è certa è passato un anno e non si vede la luce su nessuno dei tanti problemi di Carovigno: una citta allo sbando, sporca, priva di programmazione, senza un identità politica a giorni di destra altri di sinistra, ogni giorno si assiste a lotte fra fazioni come se si fosse tornati indietro nella storia, altro che cambiamento.Questa presunta classe dirigente sta dimostrando tutta la sua arroganza ed incapacità amministrativa”.
Questo è il risultato di aver scelto à suo tempo il sistema maggioritario per le elezioni invece del proportion ale. Ciò permette oggi di dare pieni poteri al sindaco in carica fa è disfa Ciò che vuole, mi sembra che può scegliere I suoi collaboratori per amministrare il comune. Se non si è contenti torniamo allegramente al voto è cosí troviamo la perla rara.Buona caccia.