INTERVENTO/ Sono costretta a chiedere l’intervento del Prefetto di Brindisi, nel caso in cui, nelle prossime 48 ore, non dovesse esserci alcuna risposta del Comune alle reiterate richieste che la sottoscritta ha presentato ai competenti settori dell’Amministrazione per avere chiarimenti sulla gestione delle società partecipate, dalla Servizi Farmaceutici alla Energeko, prossima alla fusione per incorporazione nella Multiservizi. Devo prendere atto e rendere pubblico l’assordante silenzio del Comune. Non c’è mai stata risposta da parte dell’Amministrazione e per questo motivo ho diffidato l’Ente con nota inviata al segretario generale Pasquale Greco, al dirigente delle partecipate Angelo Roma e all’assessore ai Servizi finanziari Cristiano D’Errico, a fornire notizie sui seguenti aspetti: il primo riguarda contenziosi azionati da alcuni dipendenti o ex della Servizi farmaceutici, ai quali ha genericamente fatto riferimento
l’amministratore unico in una riunione di Commissione, l’altro attiene (ma questa è richiesta ultima) ad alcuni lavoratori della Energeko inquadrati come operai, ma di fatto in servizio con mansioni di ispettori, essendo deputati al controllo (ispezione, appunto) degli impianti termici. Dall’organigramma aziendale, ho appreso che il contratto non corrisponde alle attività svolte quotidianamente. Se nei prossimi due giorni, a far data da lunedì 10 giugno 2019,
non riceverò risposta, sarò costretta a chiedere un incontro con il Prefetto di Brindisi al quale riferirò anche della mancata risposta ad altre richieste dove, a mio parere, vi sono estremi di danno erariale (quale la concessione ad uso gratuito a spese del comune e cioè dei cittadini, del centro cottura). Non credo che, allo stato, ci siano altre possibilità. Ricordo che sussiste l’interesse dell’Amministrazione a verificare la gestione delle partecipate, stando al regolamento secondo cui “l’Ente effettua il monitoraggio periodico sull’andamento delle partecipate, analizza gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e individua le opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico finanziari rilevanti per il bilancio dell’Ente stesso”. Sempre a norma del regolamento, il Comune svolge il “controllo sulle modalità di gestione delle società controllate attraverso gli schemi di regolamenti di cui le società e gli enti controllati si devono dotare in materia di assunzioni, esecuzione di lavori in economia, forniture, affidamento di incarichi professionali”.Fino ad ora, non c’è stata alcuna risposta e di conseguenza è mancato il confronto democratico sulla gestione di cosiddetti enti di secondo grado, la sua storia economico finanziaria ha conseguenze sulle condizioni di salute del Comune di Brindisi, come ci ha insegnato per anni il caso della Multiservizi.
Carmela Lo Martire
consigliera comunale
certamente apprezzabile la concreta iniziativa della consigliera Carmela Lomartire alla quale ricordo ch e: il Comune ha precise responsabilità di legge che obbligano (es. il cosiddetto controllo analogo) la verifica amministrativa-contabile delle società in house providing di cui è socio unico; che laddove appaiono fondate ipotesi di danni erariali l’organo cui segnalarle è il Collegio dei Revisori. E’ di tutta evidenza che la gestione delle partecipate influenza quella generale dell’Ente il cui massimo organo, Consiglio comunale, non sembra avere adottato precise indicazioni al riguardo.
Brindisi, 11/06/2019 Franco Leoci