BRINDISI-Almeno un altro mese e mezzo prima di chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio di Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore di Copertino accusato della tentata strage alla scuola Morvillo Falcone. L’uomo reo confesso è in carcere e deve rispondere della morte della giovane studentessa Melissa Bassi. Il lavoro di indagine dei pm Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza non è ancora concluso. Certo, molti punti fermi sono stati segnati nella ricostruzione della vicenda, ma sarebbero in corso ancora ulteriori approfondimenti sull’attività lavorativa e professionale di Vantaggiato. Interessi, rapporti con persone in possibili truffe consumate negli ultimi anni con il gasolio. Vantaggiato era un imprenditore di carburante, forniva molte scuole anche della provincia di Brindisi. Dettaglio da non trascurare. Legami possibili con altre persone nella sua attività. La scadenza dei termini per la fase cautelare è fissata per giugno 2013, ma gli inquirenti cercheranno di chiudere tutto molti mesi prima, entro la fine di quest’anno per partire con l’azione processuale entro l’inizio del prossimo anno. Al momento oltre Vantaggiato non risulterebbero altri indagati nella vicenda, nessun altro complice, almeno nell’attentato alla scuola. Mentre si cerca di ricostruire il rapporto tra l’imprenditore di Copertino e Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna, prima vittima di Vantaggiato in una precedente esplosione. I due sarebbero stati in passato soci in affari per forniture di carburante, e si scava nei loro interessi, nel loro vecchio legame. Perché Vantaggiato ha cercato di ammazzare Parato? Si cerca un legame tra il 68enne di Copertino e Brindisi. Qualcosa che vada al di là delle dichiarazioni di Vantaggiato, che in fase di interrogatorio aveva detto di aver scelto quella scuola e Brindisi per ragioni di opportunità logistiche.
Lucia Portolano
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