Gestione monumenti, Motolese: “l’affidamento alla Fondazione Verdi penalizza i locali, sia ritrascritto il bando”

BRINDISI – La consigliera dei 5Stelle Tiziana Motolese era stata la prima a sollevare dubbi sul bando per l gestione dei beni monumentali. Dopo le anomalie riscontrate dal segretario generale e su sollecitazione non solo dei 5stelle ma anche di Articolo Uno (gruppo  di maggioranza) il bando è stato ritirato. Oggi la consigliera pentastellata torna a parlare sulle “attività di valorizzazione e gestione dei beni monumentali della città di Brindisi “definendola come situazione ormai grottesca. “Adesso purtroppo al danno si è aggiunta la beffa – afferma Motolese – dopo il ritiro dell’avviso pubblico, anche da noi sollecitato, il sindaco Rossi ha deciso di intraprendere la strada dell’affidamento diretto come il migliore degli esempi del manuale Cencelli. Si è deciso di affidare tutto alla fondazione Teatro Verdi nuovamente a danno di tutte le realtà locali (sono quelli che per esempio per l’Estate Brindisina hanno affidato un evento musicale Brindisini alla barese Radionorba a danno della brindisina CiccioRiccio per intenderci)”.

La consigliera parla di amministrazione “assolutamente incompetente e lontana dalla realtà che la circonda”. “Il sindaco Rossi – aggiunge – è ormai completamente allo sbando così come è allo sbando questa città che non riesce ad esprimere in maniera trasparente un avviso per la gestione dei suoi beni monumentali. Ora più che mai invitiamo tutte le associazioni locali, che hanno da anni a cuore i beni culturali e in genere la cultura nel territorio brindisino, a far sentire la propria voce nelle sedi opportune. Non è possibile rimanere inermi di fronte ad una gestione della cosa pubblica lontana dalla collettività ed alle esigenze del territorio in piena continuità con il passato. Il sindaco sembra più un bambino che si ritrova la palla da gioco per le mani e decide di tenerla stretta per sé senza volerla condividere con nessuno. Rossi forse non vuol comprender che il comune è la casa di tutti i cittadini e in quanto tale deve essere aperta a tutti e non solo agli amici ai parenti o ai fidanzati e compagni di qualcuno”. I 5 Stelle chiedono che l’avviso sia nuovamente riscritto “secondo i dettami meritocratici e democratici così da permettere la partecipazione di tutti e soprattutto di mostrare alla cittadinanza che si vuole veramente cambiare la storia”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Siamo alle solite. Perchè prendercela con un sindaco (suo malgrado) mentre i veri colpevoli, che lo hanno fatto diventare sindaco, fanno il Catone Censore?

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