Un cimitero per animali, parte la raccolta firme

BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Un luogo dignitoso per seppellire i propri animali senza andare incontro a sanzioni o lasciarli al veterinario affinchè vengano smaltiti come carcasse. Torna la proposta di un cimitero per animali nella città di Brindisi.

Nel 2012 Anna  D’Accico, una 43enne brindisina, volontaria, aveva lanciato una raccolta firme per realizzare un cimitero per animali. In un anno riuscì a raccogliere ben 5mila firme. Tutte messe nero su bianco. Nel 2013 l’allora consiglio comunale approvò un ordine del giorno a favore della proposta. Fu votato all’unanimità e il progetto fu inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche. L’ordine del giorno fu presentato dall’ex consigliere comunale Francesco Cannalire, che allora era un esponente dell’Api. Una battaglia che sembrava vinta.Ma dopo sei anni nulla è stato fatto. E l’opera è stata cancellata dal piano delle opere pubbliche.  Che fine fanno gli animali domestici una volta morti? Il problema è molto diffuso. Nel tempo le famiglie che ospitano cani, gatti ma anche uccellini, sono aumentate. Gli animali vengono considerati come parte integrante della famiglia, e molto spesso sono indispensabili per gli anziani soli. L’idea di smaltire il proprio cane o il proprio gatto come una carcasse di rifiuti è difficile da digerire. Ma non ci sono molte alternative.

Al momento la legge prevede due possibilità. Da una parte quella di portare l’animale al veterinario affinchèci pensi lui, dall’altra invece chi ha un giardino in casa può provvedere alla sepoltura nella sua proprietà seguendo un rigido protocollo con la segnalazione alla Asl. La maggior parte dei proprietari decide di attendere la notte e di andare a seppellire l’animale nei parchi cittadini o nei boschi vicini, a rischio di una denuncia. Non sono pochi coloro che hanno seppellito il cane, o il gatto al parco Cillarese, o al bosco di Cerano o nelle campagne  vicine. La notte si attrezzano di zappa e luce per andare a fare il fosso e salutare così il proprio animale. La fossa deve essere profonda per evitare che altri cani possano scavare. Qualche anziano, che non sa come fare, lo getta anche nei sacchetti dei rifiuti e lo mette nei bidoni per strada, che da qualche tempo non ci sono neanche più. Per questo continua la battaglia di Anna D’Accico. La donna non si dà per vinta. Nel maggio dello scorso anno ha perso il suo cane Birba dopo 20 anni. “Un dolore immenso – racconta – ed era insopportabile pensare di non avere un posto in cui lasciarlo per poterlo andare a trovare come accade per i propri cari. Ho promesso al mio Birba che avrei continuato questa lotta per lei e per gli altri proprietari”. In Puglia esistono due cimiteri per animali:a Cassano delle Murge e a Foggia.Anna infatti, Birba l’ha portata lì. Dopo il suo ultimo appello lanciato durante una trasmissione nel programma web satirico Tindilo, la donna,grazie alla collaborazione della consigliera comunale Luana Mia Pirelli, ha incontrato il sindaco Riccardo Rossi. Il primo cittadino ha accolto la sua proposta. “Ritengo che sia necessario affrontare la questione – spiega Rossi – sia da un punto di vista della sensibilità ma anche per le problematiche ambientali (in molti seppelliscono gli animali nei parchi).Il problema esiste. Ho accolto così la proposta della signora D’Accico con la possibilità di individuare un terreno che possa essere adibito alla realizzazione di un cimitero per animali. Dopo di che bisognerà indire una manifestazione d’interesse affinchè ci sia un soggetto privato per la gestione delle attività necessarie”. Il sindaco ha dato mandato all’architetto FabioLacinio, dirigente Lavori pubblici, per fare una ricognizione dei luoghi per individuare un terreno che sia adatto come dimensione e come funzionalità a tale scopo, perché si tratta di un vero e proprio cimitero come quello per le persone. Un posto in cui gli animali di affezione possono essere seppelliti, in loro ricordo viene messa anche una lapide così che il proprietario possa andare a fare visita. Ovviamente sarà necessario un gestore per le attività sia di sepoltura ma anche di manutenzione dei luoghi. Questa potrebbe essere la volta buona.

Lucia Portolano per IL7 Magazine

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