BRINDISI- Chiusura di Corso Garibaldi a Brindisi, dopo la protesta i commercianti non si arrendono. “Siamo stati ignorati dall’amministrazione ma noi continuiamo per la nostra strada”.
Venerdì scorso i commercianti del centro cittadino hanno abbassato le saracinesche in segno di protesta contro la decisione del Comune di Brindisi di chiudere Corso Garibaldi nella convinzione che proprio la chiusura di quel tratto del centro storico penalizzi le loro attività allontanando la clientela. I commercianti in questa protesta sono stati appoggiati dalle associazioni di categoria ma nessun segnale , dicono è arrivato dall’amministrazione.
“Il comitato spontaneo dei commercianti di C.so Garibaldi intende ringraziare: Adoc, Confesercenti, Confcommercio, stampa, partiti politici, commercianti e cittadini che hanno avuto parole di solidarietà e ci hanno sostenuti nello sciopero che si è svolto il 10 maggio 2019- scrivono- È significativo aver ricevuto tanti segnali a sostegno del nostro disagio”.
Contestualmente il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, aveva anche lanciato un sondaggio su facebook, una provocazione , così come lui stessa l’ha definita, visto che l’ordinanza di chiusura è entrata in vigore il primo maggio scorso.
“ Ci aspettavamo anche un segnale dall’Amministrazione Comunale che purtroppo non si è manifestato. Siamo pronti a continuare il nostro percorso perchè non meritiamo di essere ancora ignorati- dicono i commercianti- Il nostro auspicio è pertanto quello di riuscire ad ottenere un confronto costruttivo con il Sindaco e l’Amministrazione poichè c’è in gioco il futuro lavorativo di tante famiglie”.
Dal canto suo il sindaco sostiene che è la città e i suoi cittadini a volere la chiusura, tra l’altro pomeridiana, di Corso Garibaldi perché in questo modo si favorisce il passeggio e la migliore fruizione della città anche da parte dei tanti turisti che arrivano con le navi da crociera. Insomma un braccio di ferro che al momento non sembra dare nessun altra soluzione.
BrindisiOggi
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