Aziende Petrolchimico, Ance: “Cisal non spari nel mucchio, indichi chi non paga”

BRINDISI –  Ance Brindisi interviene dopo la denuncia della  Cisal Chimici relativa alla presunta situazione di difficoltà dei lavoratori delle ditte appaltatrici presenti nel Petrolchimico di Brindisi. In particolare, secondo la Cisal Chimici, le maestranze edili non percepirebbero da mesi stipendi e buoni pasto, nonostante le garanzie ricevute.

“Riteniamo si tratti di una circostanza- scrive Ance –  ove fosse accertata, che desta forte preoccupazione ma, al contempo, non possiamo non sottolineare che lanciando accuse in modo generico si rischia di colpire indistintamente l’intero settore edile. Come Associazione di categoria tuteliamo, da sempre, l’immagine delle aziende che lavorano, anche all’interno del Petrolchimico di Brindisi, in modo corretto affrontando tanti sacrifici e che rischiano di subire la concorrenza sleale di chi opera senza rispettare le regole”.

ANCE fa sapere che a livello nazionale e locale, porta avanti da tempo una battaglia improntata alla richiesta di legalità e trasparenza – a tutela delle imprese sane e dei lavoratori – garantita   dall’applicazione e dal rispetto del Contratto Collettivo di Settore.

“Chiediamo a gran voce da sempre che si ponga la giusta attenzione nelle fasi di espletamento, aggiudicazione ed esecuzione delle gare d’appalto – afferma il presidente Ance della provincia di Brindisi Francioso – Ben vengano quindi i controlli e anche le denunce fatte, però, in modo circostanziato e preciso, così da non creare un pericoloso clima di caccia alle streghe che lede l’immagine e mortifica l’operato delle aziende sane”.

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