Il questore vieta il sit in dei No Tap sotto palazzo Nervegna: si può fare solo a piazza Matteotti

BRINDISI – La questura vieta il sit in in piazza Sottile De Falco al movimento No Tap in occasione del convegno nazionale sull’energia che si terrà domani a palazzo Nervegna. Il questore ha prescritto che questo potrà svolgersi esclusivamente in piazza Matteotti, previa autorizzazione comunale e non nei pressi di Nervegna che è una struttura di interesse storicoculturale  e via Duomo è tratto nevralgico al traffico veicolare cittadino.   Il Movimento No TAP della provincia di Brindisi  non ci sta e convoca  una conferenza stampa per domani alle 9 in piazza per informare la opinione pubblica delle prescrizioni ricevute dal nuovo questore di Brindisi Rossi. “Basta leggere le motivazioni a sostegno delle prescrizioni realizzate dal Questore di Brindisi  per capire quanto siano pretestuose ed immotivate queste decisioni – aggiunge il movimento – Tanto da apparire  ai nostri occhi come decisioni prese altrove a sostegno di chi vuole imporre un modello di sviluppo ancora sbagliato  sul nostro territorio.

Il convegno è stato  organizzato dal Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia , con il patrocinio del Comune di Brindisi e della Regione Puglia a Palazzo Nervegna.

Il tema del convegno è la transizione energetica verso la decarbonizzazione .Le sfide del Piano Energia Clima. Sarà presente il sottosegretario allo Sviluppo economico,  Davide Crippa e il numero due di Enel. Il Movimento No Tap della provincia di Brindisi aveva deciso nei giorni scorsi di realizzare un sit in nelle vicinanze del convegno in piazza Sottile De Falco dire “No a scelte calate dall’alto ed imposte con la violenza di uno Stato che per imporre il gasdotto di Tap era arrivato anche ad istituire una zona rossa a Melendugno con sospensione della libertà di circolazione servendosi di  centinaia di poliziotti. La provincia di Brindisi e Lecce in queste settimane sono devastate  dai cantieri di Tap e della Snam   per far passare il gasdotto proveniente da Melendugno , a cui è possibile ancora opporsi”, aggiunge il movimento.

 

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