BRINDISI-Santa Teresa, 14 lavoratori a rischio, la società vuole risurre il personale. La Filcams Cgil di Brindisi esprime preoccupazione per le sorti dei 14 lavoratori dipendenti della Santa Teresa S.p.A., società multiservizi della Provincia di Brindisi, verso i quali, la stessa, ha attivato la procedura per riduzione di personale ai sensi degli art 4 e 24 della Legge n. 223/1991, lo scorso 31 gennaio 2019.
Attualmente le lavoratrici e i lavoratori sono di fatto esonerati dal servizio , privati di stipendio e di qualunque ammortizzatore sociale e ad oggi non si hanno notizie sulle prospettive proposte in sede di Comitato SEPAC in data 14 marzo 2019.
Sebbene il 27 dicembre 2018 la Santa Teresa S.p.A. avesse ritirato la procedura di mobilità per tutto il personale , raccogliendo l’invito della Task Force a fronte della ripresa delle attività dell’Azienda e della stesura del nuovo Piano Industriale, il 31 gennaio 2019 avvia la procedura per riduzione di personale esclusivamente rivolta ai dipendenti impiegati sino al 30 giugno 2018 nei servizi non più in capo alla Provincia di Brindisi per effetto di revoca della delega ora in capo a Regione Puglia, ovvero il Servizio di assistenza tecnico–amministrativa al Mercato del Lavoro e Formazione Professionale e ai Centri per l’Impiego ed anche il Servizio di pulizia dei locali dei Centri per l’impiego della Provincia di Brindisi.
Duole costatare che ai suddetti lavoratori è stata negata la possibilità di partecipare a 2 bandi di mobilità interna (per operai e impiegati), esclusione non motivata e che non tiene conto del principio della fungibilità delle mansioni, creando precedenti pregiudizievoli nei loro confronti.
Per quanto appena esposto, la Filcams Cgil di Brindisi, ritiene nulla la procedura per riduzione di personale attivata dalla Santa Teresa S.p.A. in quanto non conforme ai criteri previsti dalle legge 223/1991 e quindi discriminatoria verso dipendenti che, nel corso della loro carriera lavorativa presso la partecipata, sono stati assegnati, anche temporaneamente, a Servizi non più in capo alla Provincia ma non assunti esclusivamente per tali impieghi.
Alla luce del silenzio assordante di Santa Teresa S.p.A., di Provincia di Brindisi e di Regione Puglia dopo l’incontro tenutosi il 14 Marzo 2019 , dove si è paventata, tra l’altro, l’ipotesi di assegnazione della delega di funzioni collegate al Mercato del Lavoro alla Provincia di Brindisi, e non avendo tutt’oggi notizie su come verranno impiegati tali lavoratori e su quali risorse finanziarie far ricadere la loro continuità lavorativa e retributiva, si chiede alla Santa Teresa S.P.A, anche a fronte dell’approssimarsi della scadenza della procedura stessa prevista per il 15 aprile 2019 dopo la quale si avvieranno i licenziamenti, l’erogazione di un anticipo in conto a future indennità, ammortizzatori sociali e/o Tfr per alleviare la problematica situazione economica che i lavoratori stanno attraversando senza che questo possa mettere gli stessi nelle condizioni di sottoscrivere accordi capestro.
La Filcams Cgil di Brindisi invita Santa Teresa S.p.A. e le Istituzioni tutte a produrre ogni sforzo al fine di garantire soluzioni definitive per la salvaguardia occupazionale e la garanzia di reddito in una città , come Brindisi, martoriata dall’alto tasso di disoccupazione.
Domani mattina 05 aprile 2019 alle ore 11:00 la Filcams Cgil insieme alle lavoratrici e ai lavoratori si mobiliteranno e si riuniranno in sit-in nei pressi della Provincia di Brindisi .
BrindisiOggi
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