BRINDISI – “È assolutamente strumentale e pretestuosa la richiesta di lumi alla Regione Puglia da parte di “Ora tocca a noi”, che siede in Consiglio in maggioranza, circa la Biblioteca Provinciale, avendo il Sindaco, nonché Presidente della Provincia Riccardo Rossi, il filo diretto con la Regione targata PD”, ad affermarlo è la commissaria cittadina di Fratelli D’Italia Sabrina De Punzio.
Fratelli d’Italia ripercorre l’iter delle istanze avanzate su questo tema.
Il 4 ottobre 2018 De Punzio chiedeva lumi al Sindaco circa: il trasferimento di sede temporaneo della Biblioteca nell’ex Convento Santa Chiara, nelle more dei lavori di rifacimento della Biblioteca; l’inizio e la fine dei lavori negli edifici di Via Torpisana, angolo V.le Commenda, giusta proclamazioni e stanziamento fondi; l’impiego attuale dei dipendenti della Biblioteca.
L’11 ottobre 2018 il Consigliere Regionale di FDI Saverio Congedo proponeva una Interrogazione Regionale: “Considerato che la competenza del polo biblio-museale è passata alla Regione, chiedo che questa si attivi affinché venga restituito alla città di Brindisi quello spazio culturale fondamentale e che, nel frattempo, relazioni in sede di Consiglio sui tempi necessari per il trasferimento di sede temporanea, sull’ inizio e fine dei lavori in oggetto e su dove i dipendenti della Biblioteca stanno prestando la propria attività lavorativa”.
“La Biblioteca Provinciale veniva chiusa circa un paio di anni fa a seguito di un incendio, così la Provincia partecipava ad un bando regionale rivolto alle biblioteche.
Nelle more la Regione riformava il settore e costituiva il Polo Bibliomuseale Regionale, incorporando le strutture provinciali. Alla Provincia, intanto, giungevano i soldi dalla Regione, grazie al bando al quale aveva partecipato.
I soldi, a rigor di logica, avrebbero dovuto essere gestiti dalla Regione, invece quest’ultima lasciava l’incombenza alla Provincia, che non ne aveva più titolo. Non solo, la Provincia, dovendo gestire sì soldi regionali, ma che giungevano da Bruxelles, rientrando nei finanziamenti europei, non avendo personale competente, girava l’incombenza alla Santa Teresa, la quale era attrezzata a farlo a titolo gratuito, almeno così si evinceva dalle carte. Ma nella Santa Teresa, più che esperti di programmi europei, vi erano stradini, quindi bisognava incaricarne uno, ma non con bando pubblico, perché la Santa Teresa non possedeva denaro e, tra l’altro, per questo progetto non avrebbe dovuto riscuotere nulla. Ancora, il progetto veniva affidato ad un architetto, molto addentro all’ambiente Regionale e chi la avrebbe pagata?
Sul sito della Santa Teresa non vi era traccia di incarichi e di compenso, mentre nelle carte del piano finanziario della Provincia si fissavano in 72.000,00 €. i costi di progettazione, anche se avendo affidato il progetto alla Santa Teresa, lo stesso avrebbe dovuto avere un costo pari a 0.
Intorno al mese di dicembre la Provincia appaltava i lavori per la ristrutturazione della Biblioteca, il cui progetto giorni addietro non era stato ancora presentato al Comune, il cui ammontare era di 600.000,00 €.
Nel frattempo, però, veniva inaugurata la sezione bambini della Biblioteca, proprio dove i lavori non erano ancora iniziati ed i bambini dunque si ritroveranno tra polvere e calcinacci. Perché non attendere la fine dei lavori? Ai posteri l’ardua sentenza.
Ecco un esempio di come non si dovrebbero attendere ricorsi alla magistratura o alla Corte dei Conti per il diritto/dovere alla trasparenza. Ed oggi “Ora tocca a Noi” pensa di poter chiedere lumi alla Regione sulla Bublioteca? La campagna elettorale è terminata, le risposte concrete devono essere fornite dalla maggioranza, al massimo è facoltà dell’opposizione e dei cittadini porre a quest’ultima dei quesiti, che ci si augura non rimangano tali, come sino ad oggi è accaduto”.
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