Il Forum per cambiare l’ordine delle cose: “Chiediamo ai proprietari di affittare le case e di coinvolgere altri sindaci”

BRINDISI –  Il Forum provinciale di Brindisi per cambiare l’ordine delle cose esprime il suo apprezzamento per la decisione presa dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, di tutelare i lavoratori stranieri ospitati nel dormitorio e di chiedere la convocazione di un tavolo di confronto in Prefettura per risolvere i problemi strutturali dello stesso rifugio (mancanza di caldaie funzionanti e di cucine elettriche), nonché quelli logistici dovuti al sovraffollamento.  Decisione presa dopo la visita, richiesta dall’opposizione di destra, presso la struttura da parte degli ispettori dell’Asl. Il Forum, del quale fanno parte molte associazioni della città e della provincia, ritiene di dover dare la sua solidarietà e il suo sostegno al sindaco in questo percorso tracciato nel segno della giustizia sociale e dell’umanità tutta, anche contro i prevedibili attacchi fomentati da chi vuole scatenare una inutile guerra tra poveri a scopi politici.  Il Comune di Brindisi ha dichiarato che nessuno può essere lasciato per strada e che il dormitorio, che ospita anche cittadini italiani, non può essere chiuso senza soluzioni alternative che garantiscano sistemazioni degne e dignitose. Questa è anche la posizione del Forum che sa bene quanto sia difficile per questi lavoratori ottenere un’abitazione in affitto, pur essendo in grado di pagare il canone. Per questo, oltre a fare un appello ai proprietari di appartamenti vuoti, affinché abbiano fiducia in tutti i lavoratori, qualsiasi sia il colore della loro pelle, il Forum suggerisce che il tavolo di confronto in Prefettura coinvolga la Provincia e tutti i sindaci del Brindisino in modo da garantire un’ospitalità diffusa in strutture adatte a sostegno del superamento anche di eventuali problemi di sicurezza. Il Forum e le comunità africane presenti sul territorio continueranno a vigilare per scongiurare ogni ingiustizia sociale ai danni dei più deboli e per garantire il diritto alla mobilità di tutti.

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