BRINDISI- L’amministrazione comunale, in seguito allo sversamento accidentale rilevato a Costa Morena Est lo scorso 21 gennaio, ha chiesto inizialmente ad Arpa Puglia opportune analisi per comprendere la natura dello sversamento, ed anche agli altri enti preposti, per quanto di loro conoscenza e competenza, se fossero correlati alle attività industriali che insistono nel porto.
Il riscontro effettuato da Arpa ha evidenziato “una forte contaminazione da particellato di natura carboniosa”, in relazione “all’acqua nerastra” che aveva creato una chiazza di circa 100 metri quadrati, lunga 50 metri e larga 2 metri. Ulteriore riscontro è arrivato anche dalla Capitaneria di porto di Brindisi a cui risultava che erano appena terminate operazioni di sbarco di carbone e trasbordo di cenere da alcuni mercantili.
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