BRINDISI – “L’Amministrazione Comunale di Brindisi si assumerà una gravissima responsabilità nel momento in cui dovesse ritenere definitivo l’aumento della TARI per le aziende della zona Industriale. Portare la tariffa dal 40 al 100%, infatti, metterà in crisi decine e decine di imprese, costringendole ad un esborso insopportabile”. Lo afferma il Presidente della CNA della provincia di Brindisi Franco Gentile, il quale ritiene utile fare alcune importanti precisazioni.
“Il Sindaco Riccardo Rossi – aggiunge Gentile – anche attraverso le sue pagine social, fa intendere che fino ad oggi le aziende hanno goduto di una situazione di privilegio, pagando ‘solo’ il 40%. Non è così. Il primo cittadino, infatti, sa bene che quel 40% è stato versato nelle casse comunali a fronte di nessun servizio ottenuto, visto che ogni impresa è costretta ad affidare a terzi lo smaltimento di rifiuti speciali (comprese la carta e la plastica). Applicare la tariffa piena significherà determinare dei veri e propri salassi che renderanno ancora meno competitive le nostre aziende. E non è vero neanche il fatto che penalizzando chi opera nella zona industriale si favoriscono le famiglie brindisine. Non risulta in alcun modo, infatti, che l’Amministrazione Comunale ha in animo di applicare delle riduzioni per i cittadini grazie ai maggiori introiti rivenienti dall’aumento per le imprese. Si dica, piuttosto, che queste risorse verranno impiegate per coprire delle falle presenti nel bilancio comunale e per non far lievitare ulteriormente la tariffa”.
“Questa vicenda, poi, induce a pensare che i tanti impegni assunti in campagna elettorale – conclude Gentile – non troveranno alcun riscontro. Ci saremmo aspettati, invece – sempre in riferimento alla TARI – che il sindaco si impegnasse a ridurla al 40% anche per le aziende localizzate in altre aree della città e non solo nella zona industriale. Ed invece, si è pensato di penalizzare tutti. La questione TARI va ad aggiungersi ai tanti ‘no’ che vengono pronunciati a Palazzo di Città in riferimento alla nascita di nuove attività industriali e ad un inaccettabile allungamento dei tempi impiegati dalla macchina comunale per rilascio di permessi e autorizzazioni. Ciò nonostante, ancora una volta rilanciamo la strada del dialogo con l’ente locale brindisino – ovviamente esteso a tutte le organizzazioni di categoria interessate – affinchè si possa raggiungere una intesa che scongiuri il rischio di una così manifesta penalizzazione nei confronti delle imprese della zona industriale e dell’intero sistema produttivo”.
Commenta per primo