BRINDISI- (Da Il7 Magazine) “Io credo alla felicità, ai muri che ha buttato a terra, ai miracoli in periferia, alle pacche sulla spalla” canta Vincenzo Maggiore nel singolo intitolato “Delacroix” che ha anticipato la pubblicazione del suo album “Da che mondo è mondo…”. Un brano frizzante, allegro, di facile ascolto apre il secondo capitolo della carriera da solista del cantautore brindisino. A Delacroix è associato un videoclip giratoa dicembre 2018presso il laboratorio urbano “Movimenti” di Brindisi, visionabile sul canale youtube dell’artista (la regia è di Camilla Gorgoni, le riprese di Valeria Schifeo). Una raccolta di immagini e pensieri positivi perché “la ricerca della felicità accomuna tutti gli uomini al di là delle prerogative che ognuno sceglie per sé nella speranza di essere felice il più a lungo possibile”, dichiara Vincenzo.
Al video hanno preso parte una serie di volti più o meno noti del territorio brindisino: il comico nostrano “Mandrake (Giuseppe Ninno), i giovanissimi ballerini “Fratelli Gargarelli”, l’attrice Chiara Vallo, i musicisti della band di Maggiore e un nutrito gruppo di amici. Segno tangibile che più persone credono fermamente nel valore del cantautore e lo sostengono nel suo percorso.
Una strada in salita è quella dell’autoproduzione e dell’indipendenza artistica intrapresa da Vincenzo che negli anni si è tolto non poche soddisfazioni. Infatti, ha aperto i concerti di MaxGazzè, Simona Molinari, Zibba, Samuele Bersani e Nomadi; ha accompagnato Mario Venuti durante loYeahjasìBPF 2016, ha partecipato a festival e concorsi su tutto il territorio nazionale (MEI – Meeting degli indipendenti, Sanremo Rock, Vulcanica live Festival, Taranto Rock festival, Primo Maggio a Matera (2017), Yeahjasì Brindisi Pop Fest). Nel 2013 ha concluso positivamente un progetto di crowdfunding grazie al quale ha realizzato il suo primo disco “Via di fuga”. In studio sono intervenuti ben 26 musicisti e il busker Matteo Terzi “Soltanto”. L’album è stato pubblicato in versione ufficiale nel 2015 con il supporto della Coop. socialeonlus “Eridano”.
Ora, è il momento di “Da che mondo è mondo…”, opera patrocinata da Puglia Sounds, presentata in anteprima sul palco del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi lo scorso 5 gennaio, attualmentedisponibile in tutti i principali store di musica online. Il lavoro è stato registrato tra settembre e dicembre 2018 presso il Last Floor Studio a San Michele Salentino; il master è stato realizzato presso l’OM Studio a San Vito dei Normanni.
Un nuovo passo verso la moderna canzone d’autore italiana in cui il pop raffinato si avvicina alla musica mainstream senza mai abbandonare la propria identità.
“Il nuovo album è molto diverso dal precedente, sia per i contenuti che per le modalità di realizzazione – spiega Maggiore – dalle dieci tracce che lo compongono emerge una visione “allargata” e meno personale come denominatore comune. A differenza della precedente produzione, “Da che mondo è mondo…” raccoglie canzoni non totalmente autobiografiche”.
L’autore affronta le tematiche del disco “al plurale” come se volesse riconoscersi come parte integrante di una collettività, rispecchiarsi nei sentimenti che segnano la vita degli uomini e, allo stesso tempo, prendere le distanze da alcune idee condivise.
Il ventaglio è ampio e viene esplorato a trecentosessanta gradi passando dalla constatazione più amara (“Le cose belle hanno i minuti contatti” – Modi di dire) all’esigenza di trovare sempre e comunque un motivo per essere felici (Delacroix).
“Mi piace pensare che nelle mie canzoni si possa rispecchiare un numero sempre più ampio di ascoltatori – continua – emotivamente, è una condizione appagante. Ad ogni modo, non vivo questo obiettivo come un assillo. Scrivo e canto perché mi fa stare bene senza prestare troppa attenzione alle etichette. Pian piano le soddisfazioni stanno arrivando, ma guai a vivere solamente in funzione di un’idea di successo. E’ deviante, si rischia di cambiare i proprio connotati solo per compiacere qualcuno”.
Da un punto di vista stilistico, il nuovo lavoro di Maggiore si arricchisce grazie alla produzione artistica del chitarrista Umberto Coviello che ha curato produzione, musiche e arrangiamenti. Una scelta importante che ha conferito omogeneità sonora e continuità tra le varie composizioni. Ciò anche grazie alla sensibilità e alla bravura dei musicisti che accompagnano stabilmente il cantautore da qualche anno e che hanno firmato l’opera con le proprie interpretazioni: Carlo Madaghiele (tastiere e synth), Alessandro Muscillo (basso e cori) e Andrea Miccoli (batteria).
“Sono fiero di aver al mio fianco una band fortissima – conclude – Umberto ha fatto un lavoro importantissimo, si può parlare a tutti gli effetti di una coproduzione. Alessandro, Andrea e Carlo sono professionisti dotati di grande sensibilità. Devo ringraziare anche Dario Rovere, Vittoria Pietragalla e Mariagrazia Palladino che curano grafica, foto, sito internet e canali social. Mi sento molto fortunato”.
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