BRINDISI- Accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina finisce in carcere cittadino afgano. Si tratta di Shah Sahak Ahmad, noto come “Sak Jan”, l’uomo deve scontare una condanna a due anni e sei mesi di reclusione, oltre al pagamento di 91.300 euro di pena pecuniaria, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e reati connessi.
Il cittadino afgano fu coinvolto nell’indagine denominata “Operazione raggiro” scaturita da una serie di perquisizioni effettuate dalla Digos di Brindisi, con la collaborazione dell’Ufficio immigrazione, nei confronti di cittadini extracomunitari. Gli investigatori, con l’ausilio di intercettazioni video e ambientali, individuarono a Brindisi la presenza di un nutrito gruppi di persone, tra cui extracomunitari (in particolare afgani e pakistani) che con la complicità di alcuni italiani lucravano sull’immigrazione clandestina.
“Sak Jan” era uno dei personaggi principali: con la complicità di alcuni brindisini forniva agli stranieri falsi contratti di locazione o false attestazioni di ospitalità in cambio di denaro (da un minimo di 400 a un massimo di 2000 euro per straniero).
BrindisiOggi
incassiamo la pecunia e spediamolo a casa sua