MESAGNE – Finisce davanti ad un notaio l’avventura dell’amministrazione Molfetta a Mesagne. Alcuni consiglieri di maggioranza e due di opposizione hanno sancito definitivamente la fine della giunta guidata da Pompeo Molfetta, eletto sindaco della città messapica nel 2015 con una schiacciante maggioranza in consiglio comunale.
Al suo sostegno, all’epoca, coloro che oggi, intorno alle 13.30, si sono recati presso il notaio Francesco Di Gregorio in piazza San Michele Arcangelo a firmare le proprie dimissioni.
Ad Alessandro Cesaria (già delegato allo sport), Toni Matarrelli, Gino Vizzino, Antonello Mingenti (già delegato ai servizi cimiteriali), Giuseppe Semeraro (presidente del Consiglio comunale uscente), Elvy Zurlo e Toni Esperte si sono aggiunti anche i consiglieri di opposizione Francesco “Ninni” Mingolla e Alessandro Pastore del Partito Democratico.
A motivare questo gesto, quello che a loro dire era un atteggiamento manifestato dal sindaco “di diffidenza verso le forze politiche che ne avevano consentito l’elezione, verso i consiglieri comunali che ne supportavano l’azione amministrativa”, come si legge in un documento dei consiglieri di maggioranza firmatari della caduta della giunta, insieme ai colleghi assessori Marco Calo’, Roberto D’Ancona, Maria Teresa Saracino, Omar Ture e Annamaria Scalera e ai delegati esterni Vincenzo Carella e Maurizio Piro.
Un atteggiamento di chiusura che, secondo i consiglieri dimissionari, non avrebbe mai portato il Sindaco ad affrontare il confronto con spirito costruttivo. Una soluzione che era nell’aria già da alcune settimane e preannunciata da un comunicato del movimento La M, che pubblicava foto dei consiglieri che oggi hanno firmato le dimissioni mettendo la parola fine all’esperienza amministrativa di Pompeo Molfetta, la prima da sindaco.
BrindisiOggi
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