Incontro tra sindacati di polizia e vice ministro. Impegno di Bubbico per Brindisi

BRINDISI- Sindacati di polizia a confronto con il vice ministro dell’Interno Flippo Bubbico. Nel pomeriggio di sabato scorso, i segretari provinciali dei sindacati  Siulp, Sap e Silp , sono stati ricevuti dal viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. Un segnale di discontinuità rispetto al passato, con l’immediata disponibilità da parte del rappresentante istituzionale ad accettare di incontrare i poliziotti. Nel corso del confronto sono state prospettate proposte concrete per tutelare e migliorare l’offerta di sicurezza ai cittadini e all’intero territorio, nonché per la salvaguardia dei diritti degli appartenenti della Polizia di Stato e dei componenti delle forze di polizia, “ costretti ad operare in condizioni di lavoro sempre più precarie- affermano i sindacati- in un territorio che richiede sempre maggiore attenzione e impegno”.

I rappresentanti sindacali Domenico Conte, Francesco Pulli e Marcello Capodieci hanno espresso la necessità che il governo sblocchi le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici “Azioni concrete che vanno nella direzione prospettata- affermano i sindacati- valorizzerebbero il lavoro ed il sacrificio quotidiano degli addetti alla delicata funzione loro demandata, con la quale si assicura la convivenza civile nel Paese”.

Inadeguatezza di risorse umane e strumentali sul territorio, questo è quanto è stato posto all’attenzione del vice ministro .  La datazione  degli organici degli uffici della Polizia di Stato nella provincia di Brindisi, e di quanto le esigenze del territorio siano naturalmente aumentate da 24 anni a questa parte

I sindacati hanno sottolineato che nel 1989, infatti, la provincia di Brindisi non contava la presenza del commissariato di Mesagne e del Centro Cara-Cie di Restinco e l’intera amministrazione era priva di nuove figure professionali come il poliziotto di quartiere e l’Urp.

Le problematiche si sono acuite con i tagli operati negli ultimi anni dalle manovre finanziarie, il comparto della sicurezza pubblica è stato penalizzato, anche le capacità operative delle forze dell’ordine, incidendo non solo su un’adeguata, efficiente e moderna disponibilità di mezzi e strumenti, ma ha allo stesso tempo indebolito la stessa dotazione del personale, che nel frattempo, con un’età media che si attesta a quasi 50 anni, costringe spesso a pesanti sacrifici e turnazioni che rendono sempre più onerosi i compiti del personale stesso”.

Bubbico- affermano i sindacati- si è impegnato a sostenere tali considerazioni in Parlamento e in ragione del suo mandato davanti all’intero esecutivo, affinché ci sia una netta inversione di rotta e si torni ad investire sulla sicurezza come bene primario del nostro Paese, al pari del lavoro, dell’istruzione e della salute, con la certezza di riuscire quanto prima a dare risposte concrete alle criticità prospettate dai rappresentanti dell’Osservatorio Sindacale Provinciale della Polizia di Stato”.

 Brindisioggi

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