Ottocentomila euro del Brinpark: ecco perchè a Brindisi neanche le briciole

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BRINDISI – (da Il7 Magazine) Una vasta area commerciale con nove maxi negozi e una zona parcheggio di 28mila metri quadrati sorto alla periferia di Brindisi di fronte all’ospedale Perrino. Aperta nel 2017 dopo quasi 20 anni dalla presentazione del progetto, travolto in inchieste giudiziarie con sequestro e continui ricorsi, poi vinti. Aliotto, questo il nome della società che ha progettato il centro commerciale, oggi conosciuto come Brinpark, ha versato nelle casse della Regione Puglia 780mila euro, una forma di ristoro per ripagare il commercio locale, un contributo previsto per mitigare l’impatto sul territorio di aree commerciali integrate. L’ultima trance la società l’ha versata nel 2017 anno in cui c’è stata l’apertura del centro (la somma sarebbe stata infatti divisa in trance). La quota  ad oggi è stata totalmente saldata. Ma che fine hanno fatto questi soldi? Potranno mai essere utilizzati a Brindisi? La questione della destinazione di queste risorse ha subito mutamenti nel passare degli anni con l’approvazione di un nuovo regolamento regionale. Tutto infatti è cambiato nel 2011, da quando la Regione Puglia si è dotata di un nuovo regolamento che prevede che questi soldi finiscano in un fondo regionale che serve a  finanziare i Duc ( i distretti urbani del commercio) nati ormai in tutto il territorio regionale. Al momento sono stati istituiti 47 Duc, compreso Brindisi. Tutte queste risorse sono finite in un’unica cassa, soldi che servono per finanziare le iniziative dei distretti urbani del commercio a sostegno delle aree commerciali in crisi e per ridurre l’impatto sul territorio della grande distribuzione. Questi soldi quindi non vanno a Brindisi (non tutti), né possono essere utilizzati dall’amministrazione comunale ma saranno a sostegno di tutti i Duc della regione. “Secondo la nuova normativa infatti – spiega Giuseppe Marchionna, responsabile assistenza tecnica dei Duc della provincia di Brindisi – le amministrazioni comunali non hanno più accesso a quelle risorse. Nel dicembre 2016 è stato varato un bando, ancora aperto, per la fase di costituzione e avvio dei Duc. In Puglia sono stati istituiti 47 Duc su 85 Comuni, che hanno avuto un contributo da 30 a 50mila per sviluppare le prime iniziative a sostegno del commercio. Il bando che si chiudeva il 20 dicembre è stato prorogato di altri mesi, in questo periodo ciascun distretto dovrà completare la prima fase con la presentazione di un programma operativo. Successivamente tutti questi distretti potranno partecipare al nuovo bando di 4milioni 300mila euro complessivi per finanziare progetti a sostegno del commercio. Ciascun distretto potrà presentare una proposta, ma il contributo massimo è di 200mila euro”.  Ed è proprio qui che sono finiti i 780mila euro di Aliotto, ma nella migliore delle ipotesi il Duc di Brindisi ( del quale fanno parte Comune, Confesercenti e Commercio) potrà vedere finanziato un massimo di 200 mila euro. I distretti sono ancora tutti a lavoro per la realizzazione del piano operativo e per accreditarsi nella prima fase. La quale prevede anche la definizione di una piattaforma tecnologica unica che servirà  per un censimento di tutte le attività  commerciali dei 47 Duc pugliesi. Il bando da oltre 4milioni è solo successivo.

Diverso era invece prima del 2011. L’amministrazione Mennitti riuscì infatti ad utilizzare  450mila euro versati da Alisette (l’attuale centro commerciale Le Colonne) per finanziare il progetto della ristrutturazione di piazza Mercato. I soldi venivano lo stesso versati alla Regione, di questi una parte era trattenuta dall’ente barese, dall’altra potevano essere richiesti dall’amministrazione comunale a fronte della presentazione di un progetto a sostegno del commercio locale. Quelle risorse infatti furono utilizzate per il rifacimento delle scale di piazza Mercato e  per la costruzione dell’edificio coperto destinato agli ambulanti. Ma dopo 9 anni quei locali sono ancora vuoti. “Quelli per piazza mercato – conclude Marchionna – sono gli ultimi soldi che il Comune è riuscito a strappare alla Regione in merito a questo fondo. E già allora il sindaco Mennitti ebbe  qualche problema”. Un mese fa il sindaco Riccardo Rossi ha delegato come presidente del Duc l’assessore alle Attività produttive Oreste Pinto. Brindisi insieme ad Ostuni sono gli unici comuni in cui il sindaco ha lasciato l’incarico di presidente. Il Duc di Brindisi è oggi alle prese con la redazione del piano operativo da consegnare entro il 20 marzo alla Regione.

Lucia Portolano

da IL7 Magazine

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