BRINDISI – (da IL7 Magazine) Due progetti diversi, ma entrambi con lo stesso scopo: quello di collegare la fermata ferroviaria dell’ospedale Perrino di Brindisi all’aeroporto del Salento, così da facilitare il raggiungimento dell’aeroscalo anche chi arriva in treno da Taranto e Lecce. Da una parte c’è il progetto Shuttle finanziato e già appaltato ad una ditta di Barletta, dall’altra c’è quello di Ferrovie dello Stato che intende creare il collegamento via rotaie. Che poi era il progetto originario del vecchio shuttle, trasformato in un bus con il passaggio dell’amministrazione regionale Vendola a quella di Emiliano. Si tratta di due fonti di finanziamento diversi, ma per realizzare quello di Ferrovie ci vogliono almeno 80milioni di euro, al momento la Regione ha stanziato solo 60milioni di euro di fondi Cipe. Il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ci avevano provato con la ministra del Sud Barbata Lezzi affinchè si facesse portavoce con il ministro alle Infrastrutture Toninelli per dirottare il finanziamento dello shuttle su quello di Ferrovie dello Stato. Ma dopo tre mesi non c’è stata alcuna risposta. D’altronde il progetto shuttle è stato già appaltato per 26milioni di euro sui 40 stanziati, nel 2017 la ditta vincitrice D’Oronzo di Barletta ha firmato il contratto per l’esecuzione delle opere con il Comune di Brindisi. L’azienda ha già presentato il progetto definitivo che è in attesa solo di alcune autorizzazioni. Ma il contratto è già in vigore. Nel caso di mancato avvio i privati avrebbero potuto pretendere dal Comune una penale di oltre 2milioni di euro. Rossi su questa vicenda aveva affermato: “Non può essere che il mondo si ferma e non si fa un progetto migliore per la città perché c’è una ditta che ha già firmato il contratto”. E così era nata la proposta di non fare un duplicato. Ma dopo il silenzio del ministro l’amministrazione comunale ha presentato all’assessore regionale ai Trasporti Giannini una proposta alternativa che sarà portata a sua volta a Toninelli. L’idea è quella di realizzare le opere infrastrutturali previste per lo shuttle appaltate alla ditta D’Oronzo, ma nello stesso tempo di lasciare fuori un quinto delle opere di quel progetto, proprio quelle che potrebbero collidere con l’idea di un collegamento ferroviario. Questa parte infatti sarebbe poi realizzata da Ferrovie dello Stato. La legge prevede che sino alla diminuzione di un quinto delle opere già appaltate non si rischiano penali. La proposta del Comune è stata portata qualche giorno fa all’attenzione dell’assessore regionale Gianni in una riunione in cui era presente il sindaco Rossi, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Brindisi Tiziana Brigante e il dirigente Fabio Lacinio. Cosa viene quindi escluso dal progetto? E cosa prevede lo studio di pre fattibilità ambientale che Ferrovie ha redatto su mandato della Regione? Per quanto riguarda lo shuttle (che dovrà essere completato entro il 2021 così come previsto da contratto tra Comune e la ditta D’Oronzo) saranno realizzate tutte le opere che riguardano la riorganizzazione della viabilità urbana mentre scompare il bus e la strada individuale che invece sarà destinata al percorso ferroviario. Tra le opere da realizzare l’allargamento di alcune strade con relativi espropri, la creazione di una rotatoria all’altezza dell’ex Saca, il rifacimento delle piste ciclabili con la sistemazione anche di quella in via Americo Vespucci. E soprattutto saranno realizzate le infrastrutture per rendere operativa la circolare del mare che prevede diverse fermate: da quella nei pressi del Cillarese alle soste nel porto interno sino allo sbarco in aeroporto. Il tutto stimato in 20 minuti. Mentre saranno esclusi tutti i lavori che riguardano i collegamenti dal parco Cillarese all’aeroporto del Salento, e qui infatti che è prevista la realizzazione del tratto ferroviario con un collegamento diretto all’aeroscalo. “Questa è la nostra proposta – spiega l’assessore Brigante – Giannini si è mostrato favorevole, ora sarà portata all’attenzione dei ministeri competenti. Noi ci siamo trovati con i progetti già finanziati, quello dello shuttle già appaltato e stiamo cercando di trovare delle soluzioni”.
Tornando invece allo studio di pre fattibilità presentato a luglio da Ferrovie dello Stato è stato individuato un tracciato che dalla fermata ferroviaria dell’ospedale Perrino fa partire una bretella su rotaie sino all’aeroporto. Le rotaie dovrebbero attraversare parco Cillarese per superare via Nicola Brandi al quartiere Casale attraverso una galleria sotterranea da realizzare sotto le abitazioni della zona mentre è prevista la realizzazione di un cavalcaferrovia all’altezza di via Maestri del Lavoro. Su questa tratta dovrebbero confluire sia la linea ferroviaria proveniente da Taranto che quella da Lecce, così da collegare via treno l’aeroscalo brindisino. Ma per tutto questo si attende ancora il progetto su carta. Le opere dovrebbero essere realizzate entro il 2023. Mentre a breve partiranno quelle dello shuttle che sta seguendo il suo normale iter.
Lucia Portolano
da Il7 Magazine
Che progetto senza senso, mi stupisco che sia addirittura arrivato alla fase esecutiva.
Nel frattempo anche a Bergamo hanno progettato la linea ferroviaria con l’aeroporto.
Forse è necessario e utile non dividere ancora la città, ma sarebbe interessante spostare proprio la stazione ferroviaria da dove è adesso, nel centro verso l’esterno di Brindisi. Così brindisi potrebbe avere un futuro senza altre divisioni, assumendo il volto di una città e non di un insieme di quartieri. Basta avere una visione più lunga del proprio naso.
Un importante progetto,che se prenderebbe forma diventerebbe un fiore all’ occhiello per la città di brindisi.immaginanate una metropolitana in superficie che collegherebbe; aereoporto, stazione ed ospedale Perrino .. oltretutto io avrei collegato il porto prima di far sparire il vecchio scalo marittimo.ma si potrebbe spostare su Costa Morena… chissà se avranno il coraggio di fare tutto ciò…se volete bene a questa città dimostrartelo!