BRINDISI- Dietro front del Comune: nelle casette si potrà anche cucinare. Lo ha deliberato la giunta con una variazione al precedente divieto. Dopo le polemiche delle ultime settimane con l’esclusione dello street food dalle casette di Natale, l’amministrazione comunale fa un passo indietro. Intanto slitta di qualche giorno l’apertura del mercatino di piazza Vittoria. Nella giornata di ieri, 28 novembre (così come anticipato da Il7 Magazine) la società Exodus di Raffaele Caputo, che si era aggiudicato il bando del noleggio di 19 casette, ha comunicato la sua rinuncia. Anche quest’anno quindi le casette saranno noleggiate dal Cat (costola di Confesecenti). Il Cat aveva presentato la seconda offerta con un ribasso del 5,5 per cento rispetto ai 20mila euro dell’importo iniziale del Comune. Nel costo è previsto noleggio, montaggio, smontaggio, guardiania, polizza assicurativa, fornitura di energia elettrica per tutte le casette di legno.
“Il clima non era sereno, troppe polemiche nelle ultime ore – spiega Raffaele Caputo, amministratore di Exodus – ed ho deciso di rinunciare. A volte meglio la serenità”.
“La rinuncia di Exodus ha generato uno slittamento, non dovuto alla volontà dell’amministrazione – si legge in una nota diffusa dal Comune- della data di avvio del mercatino che era prevista per l’1 dicembre. Il passaggio alla seconda offerta provoca purtroppo anche un ritardo nell’organizzazione per quest’ultima che, tuttavia, è parzialmente contenuto dalla circostanza che quest’anno l’avvio del mercatino era in anticipo rispetto alla consueta data dll’8 dicembre.
Il mercatino quest’anno sarà completamente gestito dal Comune di Brindisi che ha pubblicato un apposito bando per i commercianti che potranno affittare gli spazi per i tre diversi periodi con tariffe e date già stabilite ma che subiranno, per il primo periodo, a causa del leggero ritardo una rivisitazione in diminuzione. Il termine per presentare la domanda era stato fissato per domani.
Per giustificare la nuova decisione il Comune precisa che : “All’amministrazione è pervenuta nei giorni scorsi anche la richiesta da parte di alcuni commercianti del settore food di riconsiderare il divieto di cottura dei cibi all’interno delle casette di legno. Istanza accolta dall’amministrazione che ha deciso di autorizzare la cottura per i commercianti che si faranno carico, a proprie spese, di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie alla preparazione dei cibi senza rischi all’incolumità di alcuno, al contempo, contenendo le emissioni in atmosfera di odori e fumi”.
BrindisiOggi
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