Amianto, vince la causa ma per i soldi deve ancora aspettare

BRINDISI- Un lungo processo per ottenere la maggiorazione sulla pensione per aver lavorato a contatto con l’amianto, ma quando va in banca per ritirare i suoi soldi,  con in mano la sentenza esecutiva, questi non gli vengono dati. Eppure il pignoramento presso l’istituto di credito era avvenuto nel 2009, ben tre anni prima.  

Protagonista della vicenda un ex operaio brindisino di 69 anni. Cosimo Punzi è stato un dipendente della vecchia Montecatini, ma pur essendo stato riconosciuto il suo diritto dal giudice del lavoro  deve ancora aspettare per ricevere  i suoi 57  mila euro.

 Punzi ha lavorato presso l’ex Montecatini sino al 1983, successivamente nel 1992 entrò in vigore la legge sull’amianto. Nel 2005 inizia il suo percorso giudiziario per ottenere la maggiorazione sulla pensione, il suo avvocato Nando De Giosa, riesce a dimostrare il riconoscimento di questo diritto, nonostante il suo assistito avesse lavorato molti anni prima dall’emanazione della legge. La causa è durata quattro anni, dal 2005 al 2009,  il giudice ha dato ragione all’ex operaio. Nel luglio 2010 l’Inps ha fatto opposizione successivamente rigettata, e finalmente il 31 agosto scorso è giunta l’ordinanza esecutiva per quasi 60 mila euro. Ma quella che sembrava la fine di lunga storia per un diritto riconosciuto, ancora non lo è.

Il 5 settembre scorso si è recato in banca presso la filiale dell’Unicredit di Brindisi accompagnato dal suo legale Nando De Giosa  ma il direttore gli ha risposto che deve attendere almeno altri dieci  giorni, perché bisogna fare ulteriori verifiche, approfondimenti con la sede centrale di Roma. Questo, nonostante l’ex operaio si fosse presentato  in banca  con la sentenze definitiva esecutiva emessa dal giudice del Tribunale di Brindisi Domenico Toni.

Davanti al diniego Punzi  ha  chiamato la Guardia di Finanza, ma i finanzieri hanno preso atto della situazione e redatto un verbale.

E’ partita così una nuova battaglia legale, l’ex operaio ha presentato in questi giorni una querela denuncia nei confronti dell’Istituto di credito ritenendo ingiustificato il trattenimento ulteriore dei soldi evidenziando di aver subito un danno.

Inoltre nella denuncia il legale chiede agli inquirenti di valutare se questa appropriazione non sia una forma di lucro illecito, visto  gli interessi accumulati in questi ulteriori giorni da parte della banca su importi di centinaia di euro. Il pensionato dovrà ancora aspettare, nonostante la decisione del giudice, la sentenza esecutiva e i soldi pignorati da anni.

Lucia Portolano

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