Porto, Guadalupi di Fedespedi scrive al sindaco: “Sia ripristinato il progetto dei 5 accosti”

BRINDISI –  Il rappresentante brindisino di Fedespedi Adriano Guadalupi scrive al sindaco Riccardo Rossi in merito alle opera da realizzare per lo sviluppo del porto di Brindisi. Dibattito aperto visto la redazione del nuovo piano urbanistico generale e del nuovo piano regolatore del porto. Guadalupi chiede che venga ripristinato e portato a termine il progetto sui cinque approdi e che vengano adeguate banchine e servizi. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di Adriano Gudalupi, titolare anche dell’agenzia Poseidone.

“Egregio Sindaco, chi le scrive è la Fedespedi,  Associazione Nazionale  di cui fanno parte gli spedizionieri internazionali che sono coloro che per conto del proprio cliente ritirano, rimodulano e consegnano a destino la merce che gli viene loro affidata in qualunque  parte del mondo,  servendosi  dei  vari segmenti di trasporto che sono  gomma, ferro, aereo e navi.

La premessa è dovuta  non solo per conoscersi,  ma comprendere che la nostra realtà operativa,  nei vari segmenti di modalità trasportistica appena menzionati,  per l’intero territorio di Brindisi e tutto il Salento,  attualmente sta soffrendo il “non impegno”dell’ultimo tassello, il Porto, al fine di chiudere il ciclo completo di una  logistica integrata e soprattutto per  essere più competitivi in un sistema portuale e aeroportuale in cui prevalgono a volte più le logiche politiche che quelle  tecnico-operative.

Premesso quanto sopra, il motivo della mia presentazione è concentrata sull’invito che la S.V. ill.ma ha ricevuto dal Presidente Ugo Patroni Griffi a farsi carico di un fattivo impegno , in nome e per conto della Città/Porto di Brindisi, per concordare, decidere  e inviare quegli  interventi  strutturali relativi al Porto che la città ritiene di  iniziare e/o  portare avanti in futuro, ma soprattutto per una sistemazione logica e concordata in funzione del redigendo  nuovo  Piano Regolatore del Porto.  Brindisi non può ancora aspettare!

Vengo alla conclusione della mia lettera per sollecitare la sua sensibilità e di ricordare quanto Lei ha sempre speso nella comunicazione per la città prima di oggi  di cose non fatte e/o che si potevano  realizzare. Mi permetto, di cogliere l’opportunità e prendere in considerazione, riportando a chi di dovere la pianificazione infrastrutturale, nata nel  2001, allora Presidente Ravedati; pianificazione che per  caratterizzare la funzione operativa del nuovo Piano Regolatore Portuale contava di realizzare il progetto ‘strategico’  dei c.d.  ‘cinque accosti’ a S. ApollinarePer questo progetto l’Autorità Portuale incassò una  somma di 32 miliardi delle vecchie lire con il decreto Bersani sotto la denominazione  ‘autostrade del mare’ . Opera strategica per il nostro Porto. Non che le altre opere  programmate non siano importanti;  ma, oggi, il futuro ci impone adeguate banchine e giusti servizi. Un futuro che prevedendo anche la dismissione della Centrale di Cerano (che porta nelle casse  dell’Autorità ingente somme  di denaro), questi nuovi “cinque accosti”  favoriranno  nuove linee di ro/ro  e ro-pax. Il futuro, sia Europeo  sia Mediterraneo cone per i corridoi TEN-T, vedrà i porti impegnati  per lo sviluppo di questo settore – le autostrade del mare – al pari del trasporto container. E con la speranza che si faccia presto per la decretazione delle Zes,  Brindisi potrà essere un hub di nuovi flussi merceologici e con navi che potranno scalare il nostro Porto.

Con lo spirito sempre costruttivo e finalizzato alla costruzione di un futuro rimango a Sua completa disposizione per qualunque cosa avesse bisogno da parte della categoria che rappresento”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. chi deve provvedere l’Autority o il Comune? e….quei miliardi non ho capito se sono stati spesi ed impiegati per il nostro amato porto.sic!

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*