Auto rubate nel Leccese e ritrovate a Tuturano, forse utilizzate per furti in abitazioni

TUTURANO – Scoperto in un casolare in aperta campagna a Tuturano il deposito utilizzato come base logistica delle auto rubate, utilizzate – secondo gli investigatori – per commettere reati nella provincia di Brindisi. Diversi i mezzi sequestrati insieme a parti meccaniche e di carrozzeria appartenenti a vetture cannibalizzate.

La scoperta è stata fatta in contrada Angelini a Tuturano dai carabinieri delle A.P.I., l’Aliquota di Primo Impiego” del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Brindisi, congiuntamente ai militari della stazione di Tuturano. I militari hanno localizzato un casolare utilizzato quale deposito di autovetture provento di furto.

All’interno è stata rinvenuta un’Alfa Romeo Giulietta con targhe elvetiche intestata ad un cittadino italiano di origini leccesi, autovettura oggetto di furto denunciato presso la stazione di Gallipoli (Lecce) il 10 agosto scorso. La stessa è stata più volte segnalata gravitare nei comuni di San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e San Donaci località dove gli occupanti – secondo gli investigatori – è verosimile che abbiano perpetrato furti in abitazione. L’Alfa Romeo Giulietta circa un mese addietro era stata intercettato da una pattuglia dei carabinieri di San Donaci sulla strada provinciale 365 in direzione Guagnano (Lecce), inseguita per un breve tratto di strada aveva poi fatto perdere le tracce eclissandosi.

Inoltre, è stata rinvenuta altra autovettura Fiat Grande Punto, anch’essa provento di furto denunciato tre giorni fa dal proprietario presso la stazione carabinieri di Monteroni di Lecce.

Unitamente alle due autovetture sono state rinvenute varie parti meccaniche e di carrozzeria di altre autovetture sicuramente oggetto di furto. Le autovetture rinvenute sono state sottoposte a sequestro e sulle stesse saranno eseguiti specifici accertamenti tecnici. Mentre riguardo alle parti meccaniche e di carrozzeria rinvenute saranno effettuati accertamenti al fine di risalire da quali autovetture provengano.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*