Santa Teresa, 120 lavoratori ancora in bilico: oggi incontro con Rossi

BRINDISI – Le sorti dei 120 lavoratori della Santa Teresa sono ancora in bilico, tra un mese circa terminerà al cassa integrazione in deroga e per loro scatterà il licenziamento, oggi hanno incontrato il nuovo presidente della Provincia di Brindisi. Insieme al neo presidente è stato fissato un nuovo appuntamento, per discutere e trovare una soluzione, per lunedì 19 novembre.

Questa mattina (12 novembre) una delegazione di lavoratori si è recata insieme al sindacato Cobas presso la Provincia di Brindisi per incontrare il neo presidente, Riccardo Rossi. L’auspicio è che Rossi possa trovare una soluzione per questi 120 lavoratori che rischiano di essere licenziati dalla società in house dell’ente provinciale già dal primo gennaio 2019.

“I lavoratori della Santa Teresa sono profondamente allarmati – scrive Bobo Aprile del Cobas – dalla procedura di licenziamento avviata già da un mese dalla società e che si conclude il 28 Dicembre 2018 di fatto alla scadenza della cassa integrazione in deroga. I licenziamenti riguardano tutti e 120 i lavoratori perchè la società ha dichiarato di non avere nessun tipo di affidamento al 1 gennaio 2019”.

“La risposta da parte del vecchio presidente della Provincia di Brindisi – continua il comunicato – che è ritornato ad essere vicepresidente, Domenico Tanzarella, alle osservazioni fatte dal Cobas non coincide quindi con la realtà. I lavoratori unitamente al sindacato hanno dovuto lottare aspramente per ottenere la cassa integrazione in deroga non ricevendo nessun aiuto nemmeno formale dalle istituzioni della Provincia. Cosa sarebbe accaduto se non ci fossimo riusciti, visto che la Provincia gestione Tanzarella non ha speso un euro per la Santa Teresa? Sarebbero tutti a casa, il presidente Tanzarella avrebbe fatto le spallucce e buonanotte ai suonatori”.

“Il Cobas confida in questo nuovo percorso con il presidente Riccardo Rossi, ancora pieno di difficoltà, sicuri  di farcela ad evitare 120 licenziamenti” concludono.

BrindisiOggi

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