Brindisi ospita il vertice sulla sicurezza internazionale, il capo della Polizia Gabrielli: “Non è stata scelta a caso”

BRINDISI-  Vertice internazionale a Brindisi alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli e dei ministri dell’Interno dei paesi balcanici. Si trattata di una conferenza ministeriale organizzata dal dipartimenti pubblica sicurezza del ministero dell’Interno italiano per il contrasto al terrorismo e agli altri crimini che possono minare la sicurezza dei paesi europei. “Brindisi non è stata scelta a caso- ha detto Gabrielli ai giornalisti- importante la sua posizione strategica”.  Durante i lavori presso il palazzo dell’Autorità Portuale di Brindisi, alla presenza anche del Sottosegretario Stefano Candiani è stato presenato il progetto IPA 2017.

IPA 2017 è un  progetto finanziato dall’Unione Europea (DG NEAR) e co-finanziato dalla Germania (Ministero federale tedesco della cooperazione e dello sviluppo economico) che, tramite l’ente tedesco Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ), delegato dalla Commissione europea, garantisce il coordinamento delle due strutture portanti per la cooperazione, quella giudiziaria, realizzata da CILC (Centro per la cooperazione legale internazionale olandese) con una rete di procuratori esperti nell’area, e quella di polizia, realizzata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno italiano tramite una rete di esperti di polizia.

Già nel recente passato, l’Unione Europea aveva sostenuto progetti analoghi come “Ipa 2014- cooperazione internazionale in materia di giustizia penale: la rete dei pubblici ministeri nei Balcani occidentali”, insieme alla Germania e, per parte italiana, “IPA 2013- lotta contro la criminalità organizzata: cooperazione internazionale nella Giustizia penale “.

Da un punto di vista generale, l’obiettivo è l’incremento del livello globale di sicurezza nei Balcani Occidentali con consequenziali ricadute in termini di sicurezza nei Paesi dell’Unione, grazie ad azioni concertate di lotta al crimine organizzato. Nel particolare, le azioni di dettaglio poste in essere hanno il fine di innalzare la cooperazione tra le capacità regionali e nazionali nel contrasto ai sodalizi criminali attivi nei Balcani che minacciano anche i paesi europei, con attenzione specifica sul recupero dei proventi illeciti ottenuti attraverso diverse fattispecie di crimini transfrontalieri.

Vertice internazionale a Brindisi per la presentazione di una piattaforma operativa in grado di contrastare le minacce emergenti alla sicurezza interna all'Europa dal terrorismo ad altri crimini. Presenti i ministri dell'Interno dei paesi Balcani occidentali e il capo della Polizia Franco Gabrielli:"la scelta di Brindisi non è a caso"

Publicado por Brindisi Oggi en Martes, 30 de octubre de 2018

 

Il progetto attuale rappresenta uno sviluppo ed un proseguimento (follow-up) congiunto dei progetti precedenti, inserito in un innovativo meccanismo di coordinamento sistemico denominato IISG (Integrative Internal Security Governance) che pone in assoluta sinergia le attività poste in essere dai vari partner internazionali e dalle Agenzie ed Istituzioni dell’Unione, gli Stati dell’UE e dei Balcani occidentali

 

Il progetto IPA 2017, avviato dal 1 gennaio 2018 ed avente una durata di 24 mesi, ha visto un finanziamento al Ministero dell’Interno di 3,5 milioni di euro, su un totale di 13 milioni, e cosi come sottolineato dal Capo della Polizia Direttore Generale della P.S. Prefetto Gabrielli,  ha la finalità primaria di rafforzare la cooperazione fra gli stati membri e le Agenzie dell’Unione Europea da una parte e le Forze di Polizia nonché le altre autorità di law enforcement dei Paesi appartenenti alla regione dei Balcani occidentali dall’altra, attraverso formazione, scambi operativi e investigazioni congiunte.

Per la prima volta, in ognuno dei Paesi dei Balcani Occidentali (Beneficiari) si opera con una squadra congiunta in cui agiscono magistrati provenienti dai Paesi dell’Unione Europea e esperti di polizia appartenenti alle Forze di Polizia italiane.

Al momento, oltre alle attività formative e di assistenza, il progetto supporta 18 attività investigative in corso, nelle quali si lavora a stretto contatto con le Forze di Polizia dei Balcani e le rispettive Procure competenti, garantendo strumenti di indagine, di coordinamento e finanziari tali da permettere alle strutture operative di raggiungere risultati repressivi sempre maggiori, anche in termini di complessità delle indagini e di confische di beni illecitamente accumulati.

Un approccio ragionato al fenomeno criminale che diventa chiave di lettura delle attività investigative permette una lettura sistematica delle evidenze informative, permettendo un maggior utilizzo anche dei canali di cooperazione internazionale, quali Europol ed Eurojust e la rete degli ufficiali di collegamento europei.

A latere, oltre al consequenziale utilizzo, in maniera strutturata, dello scambio di informazioni e di dati, l’organizzazione di corsi di formazione ah hoc, non disgiunti dall’ utilizzo del cosiddetto training on the job, permette l’indubbio miglioramento delle capacità e della conoscenza delle rispettive unità di polizia circa le tecniche investigative speciali, il recupero di proventi illeciti e indagini sui fuggitivi.

 

 

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