Vice sindaco e nuovo assessore: venerdì vertice di maggioranza, strappo con Leu

BRINDISI – Vertice di maggioranza convocato per venerdì pomeriggio, al rientro del sindaco dall’assemblea nazionale dell’Anci. Leu chiede un momento di riflessione per esaminare quello che è accaduto con le dimissioni del vice sindaco Rita De Vito, professionista esterna in quota al Pd, voluta direttamente dal segretario cittadino dei democratici. La De Vito ha fatto sapere di essere stata invitata a dare le dimissioni proprio da colui che l’ha voluta. E Brindisi dopo solo tre mesi si ritrova senza vice sindaco. Liberi e uguali storce il naso, alcuni suoi esponenti come Carmine Dipietrangelo, parlano di commistione tra il ruolo politico di qualcuno e l’attività dell’amministrazione. “La politica devo solo dare l’indirizzo”, afferma Dipietrangelo.

L’assemblea del Pd ha proposto Isabella Lettori come nuovo assessore per le deleghe che prima erano della preside: Servizi sociali e Pubblica istruzione. Mentre l’incarico di vice sindaco dovrebbe passare a Tiziana Brigante, che attualmente è assessore ai Lavori Pubblici e ai Trasporti. Sulla Brigante nulla da eccepire, ma sul nome della Lettori, Liberi e uguali frenano. La presidente del Poiesis, centro servizi al volontariato della provincia di Brindisi, potrebbe avere qualche conflitto d’interesse, visto che al Centro aderiscono gran parte delle associazioni sociali e di volontariato. Ma di questo si discuterà proprio venerdì.

Intanto l’opposizione attacca e chiede la convocazione di un consiglio monotematico su quello che è accaduto.  Il capogruppo di Forza Italia Cavalera parla di un sindaco poco autorevole che prima dichiara che entro lunedì nominerà nuovo vice sindaco e assessore e poi si blocca perché fermato da Leu. ““Un sindaco succube di due forze politiche – afferma Roberto Cavalera –Aveva dichiarato che entro lunedì bisognava nominare vice sindaco e assessore ed invece dopo le dimostranze (legittime) di Leu si è dovuto bloccare. Ha dimostrato ancora una volta di non avere autorevolezza”.

Rossi dovrà ora ricucire e ripartire, ma dovrà anche riconquistare la fiducia di chi ha creduto alle sue parole quando parlando della giunta disse che non sarebbe stata il risultato di una spartizione politica ma l’insieme di competenze e professionalità.

BrindisiOggi

 

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