Centrodestra: “La vicesindaco spieghi cosa è accaduto, Rossi con le ossa rotte, obbedisce al Pd”

BRINDISI- “Le dimissioni della vicesindaco De Vito sono uno tsunami politico. Non era mai accaduto nella storia di Brindisi che un vicesindaco andasse via dopo solo tre mesi. Rossi schiacciato dal Pd cittadino non ha alcuna autorevolezza, figuriamoci se può difendere il territorio da Emiliano”, lo afferma Roberto Cavalera capogruppo di Forza Italia che parla anche a noi dei colleghi di opposizione di Brindisi popolare, Brindisi in Alto e Idea. “ Questa è una giunta di fatto commissariata – aggiunge Cavalera – chiederemo a Rossi di mostrarci gli atti sui quali stava lavorando la De Vito perché vogliamo capire cosa è accaduto. Lo deve sapere anche la città. Non conosciamo le ragioni che hanno spinto la preside a lasciare ma noi sappiamo che lei è sempre stata una professionista corretta che si è sempre spesa per i più deboli ed ha lavorato per l’inclusione sociale”.

Cavalera parla ancora una volta di incoerenza del sindaco: “Rossi ha sempre detto in campagna elettorale di non essere succube del Pd ma oggi viene smentito dai fatti. La De Vito è andata via per i problemi con i democratici. Il sindaco ne esce con le ossa rotta perché ha dimostrato di riuscire a contrapporsi al Pd”.

Il partito democratico è il primo gruppo di maggioranza, conta 9 consiglieri comunali.

Rincara la dose Carmela Lomartire: “Aspettiamo di ascoltare dalla voce del vicesindaco cosa è realmente accaduto. Lo deve alla città ma anche alla sua persona, che rischia di farsi crocifiggere. Questa amministrazione ha affrontare in questi mesi solo due grandi problemi (mensa e integrazione scolastica) che hanno visto protagonista la vicesindaco, se è riuscita rompersi in così poco tempo mi chiedo cosa accadrà con il bilancio o con altro”.

Insomma tutti chiedono alla De Vito di parlare, lo hanno fatto anche i consiglieri comunali di Destra che subito dopo i colleghi di opposizione hanno tenuto un’altra conferenza stampa. Due diversi momenti per dire comunque tutti la stessa cosa. Il centrodestra a palazzo di città resta diviso, nonostante la ritrovata unione per le provinciali. Ma questa è un’altra storia.

BrindisiOggi