Tap, il governo prende 36 ore di tempo, Lezzi: “abbiamo le mani legate”, i No Tap: “I grillini si dimettano”

MELENDUGNO – Nessun blocco dei lavori per Tap. Ancora 24-36 ore per decidere sulla sorte del gasdotto. Il governo parla di “ costi troppo alti” in caso di blocco, facendo riferimento alla penale e non solo. Nulla di fatto ieri sera  all’incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il  ministro del Sud Barbara Lezzi e il ministro dell’Ambiente Costa a Palazzo Chigi con il sindaco di Melendugno, Marco Potì, e alcuni esponenti e parlamentari pugliesi del M5s, incontro convocato per fare il punto sul progetto. I 5Stelle sono sempre stati contrari. Ma ormai  è quasi certo il via libera. Ed è scontro con il Movimento No Tap che ha sostenuto in campagna elettorale i grillini, a Melendugno (comune che ha portato alla vittoria Barbara Lezzi) i pentastellati hanno conquistato il 63 per cento delle preferenze alle precedenti politiche.

“Verifiche verranno ancora fatte dal ministro Costa nelle prossime 24-36 ore e prenderemo una decisione. Ma abbiamo le mani legate” – ha spiegato la ministra Lezzi – dal “costo troppo alto che dovremmo far pagare al Paese” per fermare l’opera, un costo che “per senso di responsabilità non possiamo permetterci”. Il ministro Costa ha precisato che : “Ci saranno verifiche sulle cartografie” del progetto per verificare se c’è stato eccesso di potere. Intanto Salvini continua a professare la sua posizione a favore. “Oggi dovrebbero ripartire i lavori per la Tap in Salento che abbasserebbe del 10% i costi dell’energia per famiglie e imprese, ha detto il ministro dell’Interno.

Il sindaco di Melendugno Marco Potì, continua ad esprimere la sua contrarierà:  “E’ un’opera inutile, dannosa e molto pericolosa per le popolazioni e il territorio. Questo progetto si ferma perché Tap ha commesso delle illegalità e illegittimità: ci sono errori progettuali e falsificazione dei documenti, quindi si ferma non per responsabilità politica ma per responsabilità di Tap stessa”.

Intanto dal fronte pugliese il Movimento No Tap continua la sua battaglia. Gianluca Maggiore portavoce del Movimento contro il gasdotto, chiede le  dimissioni in blocco degli eletti del Movimento 5 Stelle in caso ricomincino i lavori di Tap.

BrindisiOggi

 

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