BRINDISI – Sottoscritto il Protocollo di intesa per la legalità per le bonifiche tra Prefettura di Brindisi e Syndial (Eni) nelle aree del Sito di Interesse Nazionale di Brindisi.
“Lavorare insieme per coniugare sviluppo economico, tutela ambientale e legalità”: questo l’intendimento espresso dal Prefetto di Brindisi, Valerio Valenti nel corso dell’incontro tenutosi oggia per la sottoscrizione dell’ ”Intesa per la prevenzione per la legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in relazione agli interventi di bonifica nel sito di interesse nazionale di Brindisi” per la bonifica dell’area di proprietà di Syndial ricompresa nel cosiddetto S.I.N.
L’atto è stato firmato nella tarda mattinata nella sede della Prefettura di Brindisi, dal Prefetto di Brindisi, Dr. Valerio Valenti, dall’Amministratore Delegato di Syndial, Vincenzo Maria Larocca, e per adesione dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali locali e da Confindustria.
La sottoscrizione del Protocollo intende affermare il preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nell’ambito dei lavori di bonifica che Syndial sta attuando nelle ex aree industriali e rappresenta il momento conclusivo di un iter che vede coinvolti la Prefettura, le forze dell’ordine e Syndial, al fine di individuare lo strumento più idoneo per prevenire eventuali intromissioni della criminalità organizzata nelle attività di risanamento ambientale e rendere corretta e trasparente ogni attività e nell’ insediamento delle imprese.
L’accordo prevede un sistema di controlli antimafia molto capillari su appalti e subappalti e un monitoraggio continuo dei cantieri attraverso l’attività del gruppo interforze, che coinvolge tutte le forze dell’ordine con il coordinamento della Prefettura di Brindisi e l’attivazione di un costante confronto e un monitoraggio congiunto.
Prefettura e Syndial si impegnano ad assicurare un accurato sistema di controllo dei cantieri a garanzia della piena regolarità dei lavori e, sul fronte della sicurezza, a tutelare in ogni occasione le condizioni di lavoro delle maestranze impiegate dalle società appaltatrici ed esecutrici, nonché a verificare il rispetto della regolarità del pagamento delle retribuzioni, dei contributi previdenziali, assicurativi e delle ritenute fiscali.
L’intesa si pone l’obiettivo di estendere i controlli e le informazioni antimafia a tutti i contratti per i quali non è prevista alcuna forma di controllo in tema di cautele antimafia.
BrindisiOggi
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