Arriva la sentenza del Consiglio di Stato: “Legittima l’assunzione del personale Cup da Sanitaservice”

BRINDISI- Legittima l’assunzione del personale Cup da parte di Sanitaservice Asl di Brindisi. Lo annuncia la Cgil dopo che nella giornata di ieri (27 settembre)  il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha definitivamente respinto le pretese avanzate da Exprivia Healthcare It spa.

Con un’articolata sentenza ha riformato la pronuncia resa dal TAR LECCE nel dicembre 2017 ed ha affermato la piena legittimità della assunzione del personale CUP consistita “in un’adesione volontaria dei 39”, senza che venisse coinvolta Exprivia nel passaggio.

“Adesso i lavoratori potranno rasserenarsi e proseguire nel loro impegnativo lavoro presso gli sportelli CUP della ASL BR- scrive Antonio Macchia, segretario Cgil Brindisi –  Al netto di una vittoria  che permette al personale CUP di conservare il proprio posto di lavoro senza l’alea di nuovi passaggi di gestione che avrebbero potuto destabilizzare gli attuali equilibri raggiunti, ciò che preme a noi altri sottolineare è la funzione sociale di un provvedimento di questo genere. Come da sempre sostenuto la CGIL mira alla internalizzazione di tutti i servizi concessi in gestione esterna dagli Enti pubblici,  e questo perché la gestione pubblica mira ad un servizio prioritariamente diretto all’utenza, senza che vi siano interessi intermedi che possano in qualche modo affievolire la portata del servizio stesso.  E tanto valga anche per i lavoratori addetti, i quali non essendo assoggettati a gestioni private finalizzate al profitto, possono svolgere i loro compiti con la serenità e lo spirito di abnegazione che si prestano al datore di lavoro interessato all’efficenza del servizio e non al profitto del singolo.

La CGIL ha sempre manifestato con forza la ferma opposizione e contrarietà alla logica di esternalizzazione dei servizi che viene proposta come automatico riflesso dei vincoli finanziari, sia per affermare l’esigenza di una più compiuta riflessione sulla missione della Pubblica Amministrazione (con la conseguente negoziazione delle ricadute organizzative ed occupazionali), sia per impedire che attraverso la pratica del conferimento dei lavoratori, precari e non, a società esterne all’amministrazione d’appartenenza, possa affermarsi una strisciante deresponsabilizzazione nella gestione dei servizi pubblici, contrabbandata come unico mezzo possibile per rendere fruibili le attività ed i servizi.

BrindisiOggi

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