Ventiquattro tonnellate di cozze nere senza alcun documento per la tracciabilità, scatta il sequestro

BRINDISI- Ventiquratto tonnellate di cozze nere senza alcun documento per la tracciabilità, scatta il sequestro. Il Capitaneria di Porto di Brindisi durante una serie di controlli a bordo di un mezzo refricerato appena sbarcato da un traghetto proveniente dalla Grecia hanno rivenuto un carico di prodotto ittico privo di documenti.
Le operazioni di pesatura evidenziavano che il carico riportato sulla documentazione sanitaria/commerciale esibita all’atto dell’ispezione, risultava essere di gran lunga inferiore alla quantità realmente trasportata. Diverse tonnellate di prodotto ittico risultavano pertanto non tracciabili. Al trasgressore, un cittadino di nazionalità greca e alla ditta esportatrice con sede legale in Bulgaria, veniva elevata una sanzione amministrativa per un importo massimo di € 4.500.00 (quattromilacinquecento/00), in violazione all’Art. 18 Reg. CE 178/2002 sanzionato dall’art. 2 del D L.vo 190/2006 per carenza della documentazione obbligatoria, mentre il prodotto ittico, ancora vivo e vitale, veniva sequestrato e respinto per motivi sanitari.Il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Giovanni CANU, “evidenzia che l’articolata attività operata nella circostanza, in perfetta sinergia tra pubbliche amministrazioni, rientra nell’ambito del più ampio controllo sulla filiera della pesca, col duplice scopo di salvaguardare la conservazione delle specie ittiche e di tutelare il consumatore finale tramite la connessa tracciabilità dei prodotti destinati al consumo umano.

 

 

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