BRINDISI – Quartiere spaccato: “Lettera aperta, noi non firmiamo appelli razzisti”. Nasce “Noi non firmiamo” per opporsi alla raccolta firme avviata dal centrodestra brindisino contro la decisione del Comune di mettere a disposizione una struttura per accogliere i minori non accompagnati. Si spacca il quartiere Casale. Da una parte c’è chi firma per non ospitare i 12 migranti minorenni non accompagnati all’ex delegazione comunale, dall’altra ci sono i residenti che prendono le distanze dalla petizione.
“In merito alla decisione del Comune di Brindisi – si legge nella lettera dei firmatari – di candidare l’immobile dell’ex sede della delegazione comunale del Casale per ospitare stranieri minorenni e neo maggiorenni, viene diffusa la notizia anche tramite contatti privati con invito ad aderire alla raccolta firme per opporsi alla decisione. Alla richiesta di spiegazioni qualcuno ha risposto che con questo atto il Casale sarà distrutto in nome dell’accoglienza”.
“Brindisi non ha centri di accoglienza sufficienti per minori stranieri non accompagnati – continua la missiva – anche se la maggioranza arriva proprio a Brindisi (e non perché spera di rimanere) ma vengono ospitati nelle Case Famiglia presenti nei paesi della provincia a cui il nostro Comune paga le rette. Quindi, perché a Brindisi no ma negli altri Comuni sì? E se proprio dev’essere, perché al Casale no ma negli altri quartieri sì? Cosa ha il Casale di diverso oggi? Ha l’erba alta per le strade come ovunque, topi e scarafaggi più dei residenti, locali con tavolini in mezzo al traffico, condomini (all’interno dei quali i bambini non hanno un posto per giocare) sorti al posto dei giardini delle ville di un tempo, un parco giochi pericolante, zone verdi inesistenti (ne ha molte di più il quartiere Paradiso)”.
“Il Casale ha problemi che hanno un po’ tutti i quartieri – continuano – e che si spera vengano risolti al più presto, ma cosa possono distruggere dei ragazzi che arrivano qui, il buon nome del quartiere? O qualcuno immagina un plotone di bambini armati che arrivano qui a distruggere la quiete dei residenti? Poi, se anche il Casale fosse il quartiere più bello del mondo, dov’è il problema? Mangiano, giocano e dormono come tutti i vostri figli, di sicuro ridono meno e piangono di più”.
“Cari concittadini, noi non firmiamo appelli razzisti. Non vogliamo mescolarci con questi atteggiamenti e nemmeno con strumentalizzazioni politiche. Parlare addirittura di mobilitazione di piazza per 10 ragazzi minori è un’assurdità” concludono.
I firmatari: I residenti nel quartiere Casale: Ida Santoro, Federica Bruno Stamerra, Giovanni Rubaltelli, Laura Cafiero, Arianna D’Accico, Loredana Cosentino, Gabriela Rodi, Ricciotti D’Amelio, Maurizio Portaluri, Danila Baldacci, Nancy Motta, Aldo Cellie, Marianna Cellie, Diego Cellie, Vita Zanzarella, Galileo Casone, Valeria Mongelli, Paola Greco, Annamaria Coppola, Andrea D’Accico, Adriana Piliego, Mauro Regoli, Angela Potì, Rosangela Bovenga, Michela Ribezzo, Paola Lombardi, Mina Stefanelli, Gigi Rizzi, Luca Ruggiero, Anna Penta, Alessandra De Leonardis, Carlo Marrazza, Alessandro Marrazza, Massimo Vitali, Marialba Guadalupi, Margherita Laguercia, Teodoro Laguercia, Salvatore Pede, Consuelo Randino, Osiris Masiello, Roberto Maddalena, Anna Chiara Campana, Sarah De Cristofaro, Stefano Serio, Barbara Schito, Giovanni Poto, Alessandro Poto, Franca Rollanti, Alberto Botrugno, Dario Gennari, Maria Assunta Orsini, Giuseppe Grasso, Giulia Grasso, Maura Rinaldi, Stefano Bocchini, Vincenzo De Nigris, Pierluca Pronat, Andrea Dragone, Claudia Della Porta, Daniela Niccoli, Riccardo Gismondi, Luca Lapomarda, Rossana Morgese, Leonardo Mita, Vito Musa, Andrea Tarantino.
BrindisiOggi
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