Il Comune padrone di 28 beni del Demanio, ecco il nuovo patrimonio della città

BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Sono 28 gli immobili di proprietà dello Stato, per un valore di quasi 9 milioni di euro, trasferiti al Comune di Brindisi con le procedure del federalismo demaniale. Con questi trasferimenti il Comune di Brindisi entra in possesso di tutto il patrimonio dell’Agenzia del Demanio presente nel territorio comunale. Si tratta di terreni, ex caserme e depositi militari, vecchie strutture e persino ex rifugi antiaerei. I trasferimenti sono avvenuti in diversi step. L’Agenzia del Demanio e il Comune di Brindisi hanno sottoscritto un protocollo di intesa finalizzato alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico nell’ambito del quale l’Agenzia procederà a supportare il Comune nelle attività di valorizzazione degli immobili di sua proprietà. Tradotto: il Comune acquisisce i beni a patto che li sappia riutilizzare e valorizzare, l’Agenzia del Demanio, a fronte dei progetti, sarà disponibile a supportare l’amministrazione locale anche con finanziamenti ad hoc.

Questi i 28 beni trasferiti dallo Stato al Comune di Brindisi, la procedura è stata formalizzata a febbraio di quest’anno:

L’elenco

Ex caserma Ederle piazza Castello, Materdomini via Intappiate, Ponte Grande San Marco , terreno Cillarese Minnuta, ex polveriera Cillarese Minnuta, fondo Cillarese Minnuta, ex Caserma De Simone area con immobili graffati, deposito materiale contrada Cristo del Passo, stabile Minnuta, fondo Zimpari Montenegro Ponte Grande, terreno e Castello ferroviario del Genio Marina torre marina e via prov.l per Lecce Ponte Piccolo, terreno sedime del raccordo ferroviario S. Apollinare Canalicchio, Salina vecchia Pandi Villanova, sede stradale della strada provinciale Materdomini Punta Penne Betlemme, ricovero antiaereo San Nicolicchio Salita di Ripalta, ricovero antiaereo via Colonna Brindisi, ex ricovero antiaereo via Bastioni del Cristo, due ricoveri antiaerei in via Del Mare, strada di accesso al vecchio impianto V.H.F. di Brindisi già in uso all’aeronautica militare Pinto, locali siti a Brindisi in via Del Mare al civ. 16-18-20-22-24, due ex polveriere del Cillarese, ex caserma della guardia di finanza Torre Cavallo, ex batteria Punta Serrone, località Carbonifera, ex impianto di depurazione e condotta fognaria, fabbricato e terreno ex batteria Brin, ex relitto di bonifica Sbitri, area ex molo carboni in consegna alla M.M., terreno in contrada “Paradiso” Campobasso, terreno già facente parte del campo di volo Pierozzi Casale, terreno con fabbricato Villanova, terreni e fabbricati costituenti il circolo tennis, terreni contrada Capobianco, terreni e fabbricati in consegna all’esercito, parte piazzali Costa Morena e strade, condotte dismesse, terreno e fabbricati ex camping Bri.

Tra i beni trasferiti spiccano il Palazzo degli Uffici Finanziari della città e l’ex Poligono di Tiro Punta della Contessa che ha una superficie di oltre 600mila metri quadri. Molti di questi beni immobili, terreni e strade, di per sé non producono reddito ma molti altri potrebbero costituire un importante fonte di guadagno per il Comune di Brindisi qualora riuscisse a formulare delle soluzioni adeguate.

Ex Caserma Ederle-De Simone

La macchina amministrativa è già da tempo a lavoro, ancor prima che la procedura di trasferimento si concretizzasse, intascato il parere favorevole del Demanio, gli uffici tecnici hanno cominciato ad elaborare delle ipotesi di lavoro. E’ questo il caso della ex caserma Ederle-De Simone, in via Castello, a pochi passi dall’arsenale della Marina Militare, dove già da due anni si parla della possibilità di allestire un parcheggio . All’interno delle mura della caserma vi è uno spiazzo sufficiente a creare almeno un centinaio di posti auto, senza considerare lo stato dei luoghi che necessitano di un intervento di bonifica urgente. Il progetto risale al 2011 quando fu presentata una bozza per un programma di valorizzazione, proprio ai fini della acquisizione del bene, che prevedeva per il centro cittadino la realizzazione di un ulteriore spazio di fruizione pubblica di servizio (parcheggi, aree ristoro e verde pubblico). La ex Caserma Ederle era tra le ipotesi da sviluppare. A distanza di sette anni con la nuova amministrazione il Comune di Brindisi ha ripreso in mano il progetto, il neo assessore ai Lavori Pubblici, Tiziana Brigante, ha avviato le interlocuzioni contattando anche la Stp, la Società dei Trasporti Pubblici, per verificare se ci siano le condizioni per creare nuovi percorsi.

Ex batteria Punta Serrone

Con il trasferimento dei beni il Comune è entrato definitivamente in possesso anche dell’ex batteria a Punta Serrone, La struttura risale ai primi anni del ‘900 ed è circondata da 23 ettari di spiaggia e vegetazione che nel 2014 il Comune di Brindisi ha trasformato in un parco con un investimento di un milione e nove mila euro. Il parco è sorvegliato e racchiude un percorso nella natura da fare a piedi o in bicicletta. Ora l’acquisizione dell’ex batteria, secondo i progettisti del Comune, permetterà di completare il parco con un immobile che potrà essere utilizzato come struttura turistico ricettiva. La ex batteria a due piani potrà ospitare un bar o un ristorante con affaccio sul mare, o addirittura un circolo ricreativo.

Relitto di bonifica Sbitri

Potrebbe diventare una struttura turistico ricettiva anche l’ex relitto di bonifica a Sbitri. Anche questa struttura risalente al periodo della guerra, veniva utilizzata come postazione di vedetta dai militari, trovandosi nei pressi del litorale potrebbe diventare un bar o un ristorante. Davanti vi è lo spazio sufficiente anche per creare un piccolo parco. In questo caso, dicono dagli uffici comunali, l’ostacolo più grosso è capire cosa verrà stabilito dal Piano della Costa. La struttura in questione sorge in un’area a PIG3, ossia ad alto rischio crollo. Tutta la fascia di litorale sul quale si affaccia potrebbe franare.

Rifugi antiaerei

Sono decisamente una novità, invece, gli ex rifugi antiaerei entrati in possesso del Comune di Brindisi proprio con questa transazione. Si tratta di cunicoli sotterranei dove durante il periodo della guerra mondiale i brindisini trovavano riparo dalle bombe degli aerei inglesi. Questi rifugi si concentrano nel centro storico della città , nelle mura antiche , da via Del Mare a via Colonne, da piazza Santa Teresa a Porta Lecce . Alcuni sono visibili, come nel caso di Porta Lecce, dove sulle antiche mura di cinta si può notare una porta murata. Altri invece sono nascosti e difficilmente raggiungibili , come nel caso delle Colonne Romane. L’accesso è nascosto nel Museo Archeologico Faldetta. I rifugi antiaerei di per sé sono dei cunicoli vuoti ma in molte città d’Italia, vedi Napoli o la vicina Gravina di Puglia, sono diventati dei percorsi turistici che raccontano la storia e gli avvenimenti del nostro territorio.

Terreni ed ex depositi militari

Saranno messi in vendita, a differenza degli altri immobili, i terreni e gli ex depositi militari. Il Comune di Brindisi ha previsto già da tempo la dismissione di queste aree che a quanto pare non porterebbero alcun introito nelle casse comunali. Due anni fa era previsto un bando di vendita che con la caduta dell’amministrazione dell’epoca non si concretizzo. Ora con la nuova gestione il Comune potrebbe ben presto pubblicare il bando. In particolare finiranno in vendita la ex struttura militare che si trova nei pressi di Lido Malcarne e quella accanto all’ex stazione meteorologica.

Oltre ai trasferimenti lo scorso febbraio si è proceduto a siglare un’operazione di permuta: lo Stato cede il Parco Bove nel rione Paradiso in cambio di due immobili di proprietà comunale utilizzati come caserme dei Carabinieri di Brindisi e sede della Stazione dei Carabinieri di Tuturano, con conseguente chiusura di due locazioni passive per un risparmio complessivo di circa 90mila euro l’anno da parte dello Stato e risparmi per il Comune di Brindisi sulle spese di manutenzione dei due immobili.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

3 Commenti

  1. finalmente, era ora che operi in senso positivo, bisognava farlo anni addietro e comunque sarà certo per un miglioramento della città. Buon lavoro a prestissimo

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