BRINDISI – Pazienti in barella per ore al Pronto soccorso dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, la Asl presenta i dati relativi alla situazione degli ospedali e Pta in provincia. I dati si riferiscono agli accessi al Pronto soccorso dei nosocomi del primo semestre del 2017 confrontato con lo stesso periodo del 2018. La fonte dati è il sistema Edotto, elaborazione Unità Controllo di Gestione aziendale.
Qualche giorno fa BrindisiOggi.it ha pubblicato un articolo con la testimonianza di uomo di 54anni che è rimasto in barella in Pronto soccorso per quasi 15 ore. Il figlio ha raccontato dettagliatamente quello che è avvenuto in una sera e notte di agosto dentro l’ospedale Perrino.
La Asl – così come si legge nel comunicato stampa – ritiene che “in riferimento agli articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi, dai contenuti fuorvianti e allarmistici, è opportuno fornire chiarimenti utili a migliorare l’informazione al cittadino”.
La chiusura delle sedi di Pronto Soccorso a seguito della conversione in PTA è avvenuta a Fasano il 28.02.2017, a Mesagne il 31.07.2017, a San Pietro Vernotico il 1.06.2018.
“Dall’analisi dei dati, gli accessi al Perrino – scrivono dall’Asl – risultano diminuiti, ad Ostuni sono più o meno stabili, mentre un considerevole aumento di accessi si verifica presso l’Ospedale di Francavilla Fontana, dovuto in maggioranza a persone provenienti da comuni della vicina provincia di Taranto, come dichiarato dal Responsabile del Pronto Soccorso. Dall’analisi dei dati non si riscontra un aumento dell’attività dei tre ospedali causato dalla conversione degli ex ospedali in Presidi Territoriali di Assistenza”.
Secondo l’Azienda sanitaria locale di Brindisi: “Nel periodo estivo il sovraffollamento dei pronto soccorso degli ospedali è un fenomeno diffuso in tutte le regioni per molteplici ragioni (piani ferie, aumento del bacino di utenza nelle località turistiche, crescente incidenza di politraumi). In ogni caso, pur non avendo al momento dati stabilizzati, il Responsabile del Pronto Soccorso del Perrino dichiara che nel mese di agosto (ad oggi) si sono registrati 45-50 accessi in più rispetto ai mesi precedenti, nella media con altri anni”.
“Riguardo le ore di attesa, – sottolineano – si evidenzia che la maggioranza degli accessi è rappresentata da persone con età superiore ai 75 anni, spesso con patologie croniche e quadri complessi che richiedono l’intervento di molteplici consulenze specialistiche, situazioni che fanno aumentare anche il tempo di permanenza nel pronto soccorso prima delle dimissioni o dell’eventuale ricovero. Si assicura che nessun paziente viene “parcheggiato” in barella, ma piuttosto monitorato da medici e infermieri tra i diversi controlli. Ci si rende perfettamente conto dello stato in cui un utente arriva al pronto soccorso e dell’impressione che si può avere nelle sale di attesa”.
“In tale contesto i Responsabili di Pronto Soccorso – continua la lettera – dei tre ospedali della provincia sono impegnati costantemente nel controllo delle attività atte a garantire sicurezza e tempestività nelle cure. Il management aziendale offre il pieno supporto ai servizi di fronte alle richieste di sostituzione del personale, riscontrando spesso difficoltà nel reperire personale medico specializzato in emergenza-urgenza, come avviene in tutto il contesto nazionale. Per quanto riguarda l’Ospedale Perrino, i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso già avviati, che dovrebbero terminare entro il mese di ottobre, consentiranno certamente di migliorare l’organizzazione del Servizio e ridurre le attese degli utenti”.
“Parallelamente, si sta lavorando per completare il potenziamento dei servizi territoriali per migliorare la presa in carico dei pazienti. Gli Ospedali di comunità sono già una realtà pienamente funzionante, ma non solo, sono attivi anche molti servizi” concludono.
Dati disponibili delle attività del PTA di Fasano, il primo ad essere riconvertito, forniti dal Distretto Socio-Sanitario n.2 Fasano-Ostuni: (Le attività sottoelencate sono, in termini quantitativi e qualitativi, nettamente superiori rispetto a quelle erogate dalla stessa Struttura Sanitaria prima della riconversione.
PUNTO DI PRIMO INTERVENTO (ex Pronto soccorso) dal 12 aprile al 30 gennaio 2018: ha trattato 10.039 pazienti, di cui 7.510 trattati e dimessi dal PPIT, 878 trattati sul luogo dell’evento, 372 centralizzati a Brindisi, 529 centralizzati a Monopoli e 750 centralizzati ad Ostuni.
CHIRURGIA GENERALE nel 2017: ha trattato 931 pazienti (1.106 nel 2016) tra ernie, sinus, fimosi, cisti lipomi, nevi, trombosi emorroidarie, impianti di accessi vascolari, rimozioni di accessi vascolari, impianti PEG, endoscopia operativa. Esofagogastroduodenoscopia 490 nel 2017, Colonscopie 220, prestazioni ambulatoriali 1.110.
ENDOCRINOLOGIA dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 1.690 prestazioni (1.905 nel 2016 nello stesso periodo).
NEUROLOGIA dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 906 prestazioni (1.044 nel 2016 nello stesso periodo).
MEDICINA DELLO SPORT dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 2.284 prestazioni (2.403 nel 2016 nello stesso periodo).
OCULISTICA, dal 1 gennaio al 31 settembre 2017: ha effettuato 4.136 prestazioni (4.410 nel 2016) tra interventi per cataratta, iniezioni intravitreali, calazio ecc.
ONCOLOGIA nel 2017: ha effettuato 7.920 prestazioni (5.616 nel 2016), di cui 3.100 (2.351) visite ambulatoriali, 720 (573) day service oncologici, 4.100 (2.692) visita e terapia in day service.
PEDIATRIA nel 2017: ha trattato 1.843 pazienti (1481 nel 2016), di cui 1.498 (1.320 nel 2016) visite pediatriche, 154 (91) consulenze pediatriche da Pronto soccorso e poi da PPIT, 191 (70) prelievi esterni.
DERMATOLOGIA ED ALLERGOLOGIA PEDIATRICA Nel 2017: ha trattato 877 pazienti (337 nel 2016), di cui 281 (135) visite allergologiche pediatriche, 145 (20) visite dermatologiche pediatriche, 323 (150) prove allergologiche cutanee, 39 (30) somministrazione immunoterapia specifica, 82 (2) spirometrie, 7 test di provocazione orale.
RADIOLOGIA dal 1 gennaio al 31 agosto 2017: ha effettuato 5.129 esami diagnostici (5.734 nel 2016), di cui 516 tac (671), 825 ecografie (285) e 3.788 radiologia (4.778).
ORTOPEDIA dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 21.153 prestazioni (12.490 nel 2016 nello stesso periodo).
OSTETRICIA dal 1 gennaio al 6 ottobre 2017: ha effettuato 2.941 (3.895 nel 2016) prestazioni (CTG – tracciati, pap-test, visite ginecologiche, ecografia ginecologica, colposcopia, translucenza nucale ecc.).
CARDIOLOGIA nel 2017: ha effettuato (da attività interna ed esterna) 16.509 prestazioni (19.925 nel 2016) di cui 5.866 ECG (7.875 nel 2016), 2.963 visite (3.392), 2.138 ecocardio (2.480), 1.186 holter (1.406), 300 ECG da sforzo (361), 4.056 visite TAO (4.325 e 86 ABPM).
LABORATORIO DI ANALISI dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 143.853 prestazioni (155.788 nel 2016 nello stesso periodo).
REUMATOLOGIA dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 116 prestazioni (174 nel 2016 nello stesso periodo).
UROLOGIA dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 473 prestazioni (469 nel 2016 nello stesso periodo).
OTORINO dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017 ha effettuato 1.671 prestazioni (1.624 nel 2016 nello stesso periodo).
CHIRURGIA PLASTICA dal 1 gennaio 2017 al 30 giugno 2017: ha effettuato 321 visite (533 nel 2016), 80 day service (95), 206 interventi (246), 824 medicazioni (1040).
CENTRO DI IPOVISIONE E RIABILITAZIONE VISIVA dal 1 gennaio al 18 ottobre 2017: ha effettuato 1.752 prestazioni (2.012 nel 2016) (visite per ipovisione, fluorangiografie, argon e yag laser, campimetrie, topografie, pachimetrie, ecc.)
DIABETOLOGIA dal 1 gennaio al 30 settembre 2017: ha effettuato 550 visite (950 nel 2016) e 36 day service (87 nel 2016). Da luglio 2016 è attivo l’ambulatorio di diagnostica per immagini, che ha eseguito 120 esami (eco-color doppler, ecografia internistica ed ecografia tiroidea).
CENTRO DIALISI nel 2017: sono state effettuate 2.247 sedute dialitiche (2.369 nel 2016) e 225 visite ambulatoriali (236 nel 2016).
FARMACIA DISTRETTUALE dal 1 gennaio 2017 al 31 ottobre 2017: 4.920 accessi (5.748 nel 2016) per farmaci oncologici e biologici ad alto costo; 1.200 accessi (1.440 nel 2016) per medicazioni avanzate; 790 accessi (948 nel 2016) per alimenti nefropatici; 245 accessi (246 nel 2016) per presidi per diabetici; 730 accessi (876 nel 2016) per presidi per uro-colostomizzati; 2.760 accessi (3.708 nel 2016) per presidi per incontinenti.
BrindisiOggi
Di quali monitoraggi parla la ASL?
E’ un’autodifesa inconsistente considerato che i codici gialli prima di essere presi in carico attendono in balia delle onde dalle 3 alle 5 ore.