BRINDISI- Giovanni Vantaggiato era capace di intendere e di volere quando ha fatto esplodere gli ordigni davanti all’istituto Morvillo Falcone di Brindisi lo scorso 19 maggio. Era capace di intendere e volere anche prima quando ha progettato l’attentato e dopo averlo messo in atto. Non ha dubbi il giudice Domenico Cucchiara del tribunale di Brindisi che ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dalla difesa di Vantaggiato, rappresentata dall’avvocato Franco Orlando .
Secondo il giudice Vantaggiato non solo non mostra nessun indice di incapacità ma manifesta con presunzione la sua capacità di intendere e di volere, un esempio per tutti l’interrogatorio della scorsa udienza. Vantaggiato si vanta ed ammette le proprie responsabilità nell’aver costruito gli ordigni, nell’aver progettato minuziosamente per mesi l’attentato del 19 maggio. A conferma poi anche le intercettazioni in carcere del colloquio tra il commerciante di Copertino e la moglie, colloquio in cui lui stesso dice di volersi fingere incapace. Per tutti questi motivi Vantaggiato è da considerarsi un uomo “sano di mente”.
La rabbia poi manifestata non si inserirebbe nel quadro dell’infermità. Il giudice ha anche rigettato la richiesta dell’avvocato Missere, difensore di Cosimo Parato, di riammettere all’ascolto il suo assistito. I pm della pubblica accusa hanno invece chiesto al giudice di mettere agli atti come prova del terrore diffuso da Giovanni Vantaggiato gli articoli di stampa diffusi dai giornali nazionali dal 20 al 30 maggio dello scorso anno. Tutto questo come prova del clima di terrore diffuso da Vantaggiato che anche oggi era in aula.
Lucia Pezzuto
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