BRINDISI– A distanza di qualche settimana dal suo primo intervento in cui rivendicava rispetto delle regole, meritocrazia e trasparenza per le future assunzioni alla Stp, il presidente della società trasporti pubblici Rosario Almiento interviene nuovamente sulla stampa. Dopo quelle sue parole che volevano prendere le distanze anche dal passato e con le quali si diceva basta alle raccomandazioni e alla pressioni politiche e sindacali si era aperto il dibattito in città. Ma qualcosa secondo il presidente è cambiato, una nuova strada sarebbe stata tranciata, e anche il confronto con le due organizzazioni sindacali Uil e Ugl che da anni sono in conflitto con l’azienda sarebbe diventato più costruttivo. Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento di Rosario Almiento.
“Ritengo utile operare un approfondimento nell’ambito del dibattito pubblico che si é sviluppato dopo il mio intervento del 15 aprile scorso che rendeva nota la decisione del cda della stp di Brindisi che presiedo di procedere alla formazione di una graduatoria di autisti a cui attingere per colmare i vuoti di organico esistenti, che nel prossimo futuro potrebbero mettere a repentaglio il regolare esercizio di trasporto pubblico garantito dall’azienda.
Sottolineavo anche che, per ragioni di equità, trasparenza e, quindi, nell’interesse di tutti gli interessati, il cda ha deciso di affidare la selezione -con bando pubblico- a società specializzata esterna alla stp, non condizionabile da valutazioni estranee a quelle della meritocrazia.
Facevo riferimento anche alla necessità di evitare -attraverso il rispetto delle regole di imparzialità e correttezza- negative esperienze scandalistiche del passato, su cui naturalmente nulla posso inferire, non trovandole appassionanti in quanto accadute in epoca ormai remota.
La mia elaborazione, evidentemente, era di carattere generale e si fonda sulle rassegne stampa del passato ma anche su quelle di attualità nazionale che riportano notizie di variegate inchieste giudiziarie sulle modalità delle assunzioni nelle società pubbliche in diverse città italiane, come ad esempio le numerose inchieste sulle partecipate romane anche in tema di aziende di trasporti.
Trovo molto proficuo, quindi, il dibattito pubblico che si è sviluppato nella nostra provincia su questi temi, che attengono alla regolarità e al buon andamento della pubblica amministrazione e, di conseguenza, all’interesse generale di tutti i cittadini di Brindisi.
Constato anche che, nel nostro contesto regionale, un utilissimo, fondamentale ruolo abbiano svolto e svolgano i mezzi di informazione e, quindi, i giornalisti della provincia di Brindisi che costituiscono -a mio modo di vedere- una delle eccellenze della nostra realtà territoriale.
Orbene, per ció che concerne gli aspetti di merito delle vicende interne alla stp di Brindisi, devo precisare che annunciai sin dai primi momenti del mio insediamento alla fine del 2012 sia nelle sedi istituzionali con i rappresentanti degli Enti pubblici proprietari, sia negli incontri ufficiali con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali generali e di categoria, che sarei stato anche l’avvocato difensore dell’azienda stp e di tutti i dipendenti e lavoratori che quotidianamente svolgono in maniera onesta e doverosa le proprie funzioni e mansioni sul posto di lavoro.
Dissi anche che, in considerazione della mia natura di giurista e non di politico, avrei improntato la mia azione amministrativa al rispetto della legge, dello statuto della stp e ai regolamenti del settore del trasporto pubblico nazionale e locale. Ciò nel doveroso rispetto dei ruoli di ognuno e secondo i canoni della lealtà, correttezza e buona educazione che fanno parte inscindibile del mio personale patrimonio culturale e delle regole deontologiche della mia professione.
Tale impostazione é stata pienamente condivisa da tutte le persone che hanno a cuore le sorti dell’azienda di trasporti della provincia di Brindisi, a partire dai suoi alti dirigenti e funzionari e per finire a tutti i lavoratori che mi sforzo ogni giorno di cercare di conoscere personalmente per comprenderne le esigenze e peculiarità.
Per ció che riguarda, invece, le ultime vicende relative alle procedure giudiziarie e amministrative di cui abbiamo appreso successivamente all’unico mio intervento pubblico del 15 aprile scorso, ritengo che esse non possano formare oggetto di pubblico dibattito.
Ciò per due ordini di motivi imposti dall’ordinamento giuridico vigente:
1) le acquisizioni e le indagini dell’Autorità Giudiziaria sono coperte da un indispensabile e non derogabile riserbo che sfugge agli organi amministrativi delle aziende pubbliche e ai rappresentanti istituzionali e sindacali, costituendo il necessario presupposto di accertamenti e di controlli fisiologici per il regolare andamento della pubblica amministrazione;
2) i rapporti tra la stp, con i suoi amministratori e dirigenti, e i rappresentanti sindacali aziendali della UIL trasporti e della UGL trasporti, che in data 17 aprile 2013 hanno proclamato lo stato di agitazione per alcune loro rivendicazioni, non possono svolgersi con confronti pubblici ma devono necessariamente tenersi nelle sedi istituzionali previste dalla legge e, in particolare, dinanzi all’Autorità amministrativa più alta nella nostra provincia, cioè S.E. il Prefetto di Brindisi, che costituisce l’Organo di conciliazione e garanzia per tutte le parti in conflitto.
Le regole dello stato italiano, infatti, impongono che durante le procedure di raffreddamento conseguenti a stati di agitazione proclamati da organizzazioni sindacali nell’ambito dei servizi pubblici essenziali come i trasporti, costituzionalmente garantiti, <<le parti devono astenersi di porre in essere azioni unilaterali>>.
Correttamente, la stp di Brindisi da me presieduta si è astenuta da azioni che possano anche in astratto costituire violazioni di legge o di regolamenti e ha potuto prendere atto che gli Organi dello Stato in terra di Brindisi svolgono il loro ruolo di garanzia e tutela dell’interesse generale e di salvaguardia delle corrette dinamiche della convivenza civile.
In conclusione, si deve constatare che, a differenza di quanto accadeva fino a pochi giorni prima del mio insediamento alla presidenza della stp, le dichiarazioni e gli scritti provenienti dalle succitate organizzazioni sindacali aziendali, anche grazie all’autorevole contributo dei segretari confederali, presentano un tono ed un contenuto sicuramente più aderente alle regole del rispetto e della buona educazione nei confronti degli organi amministrativi e dei dirigenti della stp di Brindisi che, nel recente passato, erano stati oggetto di scomposte ed inurbane espressioni di dileggio personale e professionale.
Ciò, a mio avviso, costituisce un buon viatico per la futura risoluzione delle problematiche che attengono alla stp di Brindisi, in gran parte comuni a tutte le aziende di trasporto pubblico nazionale, e alle esigenze generali di tutti gli onesti lavoratori dipendenti.
Personalmente, ritengo che solo attraverso il rispetto delle regole ed il rispetto dei ruoli di ognuno si potrà realizzare un avvio di rinascita del nostro martoriato territorio, nell’interesse di tutti i cittadini”.
Brindisioggi
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