BRINDISI- Una manifestazione contro la decisione di Salvini di chiudere i porti e di non far attraccare la nave della Ong Aquarius con oltre 600 migranti a bordo con bambini e donne. Le associazioni Arci, ANPI, Libera, CGIL, SPI, Trame Solidali, Migrantes insieme a molte altre questa mattina hanno manifestato nei pressi del porto di Brindisi il loro dissenso. Hanno organizzato un sit-in in data in Piazza Vittorio Emanuele a Brindisi. La richiesta è che si aprano i porti all’arrivo di vite umane che fuggono da conflitti e disperazione. I manifestanti hanno posizionato in piazza due striscioni: “restiamo umani” e “apriamo i porti”. Significativo questo evento a Brindisi da sempre città dell’accoglienza, il suo porto è stato riconosciuto dall’Unesco porto di pace, grazie all’impegno della popolazione brindisina nell’accoglienza al popolo albanese arrivato in massa tra il 90-91.
“Non possiamo rimanere inermi di fronte a queste persone tra cui molte donne e bambini indifesi -affermano le associazioni – costretti a lasciare le proprie terre a causa di fame, guerre e disastri ambientali e climatici chiedendo accoglienza e asilo per cercare di sopravvivere. Non si può commettere l’errore imperdonabile di alzare nuovi muri di paura e odio che aumenterebbero ancor più le disuguaglianze. Si aggiunga che la Convenzione di Amburgo, le altre norme internazionali sul soccorso marittimo oltre che i principi fondamentali di solidarietà impongono che le persone in pericolo di vita in mare debbano essere fatte attraccare nel primo porto sicuro sia per prossimità geografica sia dal punto di vista dei Diritti Umani. E’ stato lanciato un appello al Governo affinché vengano immediatamente riaperti i porti italiani per soccorrere i migranti in pericolo di vita.
Intanto la nave Aquarius con alcune navi della marina militare dove sono stati trasbordati alcuni migranti sono ora in viaggio verso il porto di Valencia, la Spagna ha dato la propria disponibilità.
BrindisiOggi
A me dispiace tanto dei bambini e delle donne a bordo della nave Acquarius ma siamo al collasso non se ne può più di questa situazione che va avanti da anni peggiorando di giorno in giorno, questo gravera’ anche sui nostri bimbi quindi sono d’accordo con Salvini per la chiusura dei porti, solo così facendo la comunità europea prendera’ provvedimenti.
continueremo ad avere calci e me…in faccia?