In un garage a Sant’Elia trovata una moto e pezzi di auto rubate

BRINDISI- In un garage una moto rubata e altri pezzi di carrozzeria d’auto di dubbia provenienza, la scoperta della polizia.

Massiccia l’attività dinamica di controllo del territorio da parte della Polizia Stato brindisina: un dispositivo che risulta peraltro dispiegato ormai da qualche tempo in quanto i reati predatori e soprattutto i furti di veicoli sono al centro degli sforzi preventivo-repressivi attuati dal Questore di Brindis,  Maurizio Masciopinto. Il fenomeno, tra l’altro, ha comportato l’avvio di mirate azioni della Squadra Mobile brindisina, finalizzate ad individuare i responsabili di tali delitti, ma soprattutto i ricettatori dei mezzi asportati. Negli ultimi mesi, infatti, diversi sono stati i nascondigli di auto e moto rubate individuati dagli investigatori della Polizia di Stato ed ove erano riposti mezzi in attesa di essere utilizzati in più gravi azioni delittuose o smontati e ricondizionati per una loro nuova alienazione a terzi interessati. Oltre alle auto ed alle moto, come si rammenterà, nelle precedenti occasioni, dagli investigatori della Squadra Mobile venivano anche trovate chiavi adulterine, centraline elettroniche, motori e pezzi di auto rubate.

Su questa positiva scia, nella mattinata del 6 giugno 2018, operatori dell’Unità Anticorruzione della Squadra Mobile brindisina, agendo nel quartiere cittadino di Sant’Elia, avevano modo di individuare un box/garage all’interno del quale erano presenti un Piaggio Liberty 50 risultato rubato nel marzo del 2017 e diversi pezzi di carrozzeria di una Fiat Cinquecento (cofani posteriore ed anteriore, portiere, specchietti), strumentazione da cruscotto (centraline, sterzo, airbag) ed altro come un pezzo di un telaio anteriore, un blocco motore, tubi ed alcune parti meccaniche smontate.

Sul il Piaggio Liberty e sui pezzi rinvenuti saranno svolte le opportune verifiche per addivenire all’identità dei proprietari/aventi diritto in modo da poterli rintracciare per la restituzione.

Inoltre, in ragione delle evidenze raccolte e di quanto rinvenuto nel box/garage, si rendeva necessario, anche a garanzia della persona che ne aveva la disponibilità, presente alla perquisizione, informarla della facoltà di nominare un difensore di fiducia in quanto sarebbe stata deferita alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di ricettazione.

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