LA SPEZIA– Prima rapina una gioielleria con tre complici poi nella fuga si lancia da un balcone e si rompe le gambe. E’ stata arrestata a La Spezia Caterina Coffa, 44 anni, insieme al resto della banda: Roberto Andriulo, di 41 anni, Maria Petrachi, di 26 e Alessandro Coffa, di 30 anni, tutti di Brindisi. Con loro denunciati per favoreggiamento N.S., di 42 anni (il complice fuggito con la gran parte del bottino, Ndr) e V.B., di 27, proprietaria della casa dalla quale Caterina Coffa si è lanciata.
Ieri sera intorno alle 20.00 i quattro brindisini hanno fatto irruzione nella gioielleria “Antonietta” al civico 265, a Mazzetta (La Spezia). Armati di pistola hanno aggredito le titolari, madre e figlia, Maria Antonietta Deriu e Aurora Gerbi, che in quel momento stavano riponendo in cassaforte i preziosi. I malviventi hanno legato con delle fascette le due donne. Dopo di che la banda ha arraffato tutti i gioielli nel negozio, per un valore di centomila euro. I quattro così si sono dati alla fuga a bordo di due auto, un’Audi A1 e una Kia.
Le urla delle vittime hanno richiamato l’attenzione dei passanti che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto i carabinieri della locale Compagnia che hanno dato inizio alle ricerche dei malviventi. Grazie ad alcune segnalazioni le forze dell’ordine hanno rintracciato il covo della banda, una abitazione intestata ad una donna brindisina di 27 anni, V.B..
All’arrivo dei carabinieri Caterina Coffa, componente della banda, per sfuggire all’arresto si è lanciata dal balcone dell’abitazione a primo piano, un volo di sei metri. La donna è rimasta ferita alla gambe. Soccorso è stata portata in ospedale, dove i medici hanno riscontrato la rottura dei malleoli. Ora è ricoverata nel reparto ortopedia piantonata dai militari. Dei preziosi trafugati sono stati recuperati solo quelli che aveva addosso Caterina Coffa per un valore di 20mila euro. In manette anche il gli altri componenti della banda. Nessuna traccia del resto del bottino.
Lucia Pezzuto
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