PALERMO- Il Liceo “Fermi-Monticelli” vola sul podio alle nazionali di atletica leggera. Si sono svolte a Palermo, dal 22 al 26 maggio, le finali nazionali di atletica leggera dei Campionati Studenteschi che hanno visto protagonisti più di 1000 studenti provenienti da tutta l’Italia. Alla manifestazione, che è stata un mix di sport, cultura e spettacolo, a rappresentare la Puglia per la categoria allieve è stata la squadra del Liceo scientifico “Fermi –Monticelli” di Brindisi, formata da Martina Aleotti (4 ALS), Francesca De Mitri, Giada Lanzillotti, Noemi Russo e Chiara Zacheo (3 ALS), Mariaclelia Poli (4 AEI) e Agnese Ruggiero (2 ALS), accompagnate dalla prof.ssa Angela Tarì. Le ragazze hanno difeso con grande impegno i colori della propria scuola, conseguendo ottimi risultati, in particolare nella staffetta e nel salto in lungo. Agnese Ruggiero, che frequenta l’indirizzo sportivo, si è classificata seconda con un salto di 5,62 metri, migliorando il primato personale per due volte, confrontandosi senza remore con le più quotate atlete italiane di questa specialità e dando lustro alla sua scuola. La Dirigente, i docenti e tutto il personale sono orgogliosi del prestigioso risultato conseguito e non sono mancati i riconoscimenti, tra cui quello del coordinatore di ed. fisica dell ‘ U.S.P. , prof. Massimo Monticelli.
L’evento è stato anche occasione di crescita e riflessione. La cerimonia di apertura, tenutasi il 23 maggio, è coincisa con la commemorazione delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio ed è stato lanciato un importante messaggio nel nome della cultura e della legalità. Durante la manifestazione ad accendere la fiaccola in Piazza Magione è stato proprio Antonino Emanuele Schifani, figlio dell’agente di scorta di Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci, insieme all’atleta palermitana plurimedagliata, Simona La Mantia.
Agli studenti è stato permesso di visitare l’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, dove si sono svolti i maxiprocessi contro i mafiosi, di ripercorrere i momenti salienti che hanno caratterizzato la vita di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e di partecipare alla marcia della legalità, che si è conclusa con un minuto di silenzio alle 17 e 58, in concomitanza con l’orario della strage. L’atletica e lo sport non sono stati pertanto, solo un momento di confronto e di fair play, ma hanno lanciato anche un importante messaggio, un invito alla legalità rivolto all’intera società.
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