BRINDISI – Una provocazione? O realmente un’uscita dai giochi? L’ennesima, in questi ultimi anni da parte del notaio Michele Errico che oggi invia una nota in cui, appoggiandosi alle questioni nazionali e mostrando delusione nella scelta di Mattarella in merito alla nomina di Savona ministro si defila da questa campagna elettorale per le amministrative di Brindisi. Errico candidato nella lista dell’Udc a sostegno di Roberto Cavalera sindaco, chiede di non essere votato.
Questa la sua nota integrale.
“La conclusione della vicenda governativa, con la rinuncia all’incarico del Professore Conte e con una nuova nomina di un tecnico già dirigente del fondo monetario internazionale, deve suscitare nelle coscienze individuali di chi ancora ritiene la libertà di pensiero e di espressione politica rilevante per la democrazia parlamentare, notevoli perplessità e, soprattutto, una rivolta nei confronti di istituzioni internazionali ed europee che, pur non essendo formate da espressioni di volontà popolare, tengono in mano le sorti di intere comunità nazionali. Lo stesso fondo monetario internazionale che presta i soldi ai paesi africani per poi determinare le linee politiche di quelle nazioni oggi come ieri detta la politica per l’Italia in difesa, come è stato detto, di pochi a scapito degli equilibri personali di molti. La pressione esercitata sulle istituzioni apicali italiane ha portato a far dimenticare al massimo rappresentante istituzionale dell’Italia che lo scopo principale che sovrasta qualsiasi responsabilità è quella di garantire la libertà d’azione culturale e politica di ciascun cittadino di fronte ad un dispiegarsi di forze di mercato che ritengono di garantire il mandarinismo italiano, europeo e mondiale. Lo sconforto che provoca tale situazione ci fa chiedere: “a che serve dunque il Parlamentarismo?”. Dovremmo forse rassegnarci che tale sistema voluto dalla nostra costituzione “non restituisce all’individuo quella libertà d’azione toltagli dal mandarinismo, e dal fiscalismo e dalla legislazione fatta al loro pro?” La designazione del Professor Paolo Savona è stata fatta non per uscire dall’Europa, ma per chiedere una Europa forte ed equa; la risposta, al di fuori di qualsiasi riferimento ai principi sostanziali del vivere comune, è stata quella di tutelare gli interessi dei forti. Ed allora ha ragione chi ha scritto: “L’uomo sente sempre una mano che gli preme una spalla, un occhio che lo fissa in viso, un comando che gli suona all’orecchio: Spinto sempre da impulsi che non sono i suoi, obbediente sempre ad una volontà che non è la sua”. L’organizzazione storica della nostra comunità ha bisogno di far sentire ogni cittadino coinvolto nei sacrifici che occorrono per l’effettiva missione dello Stato: Che è quella di garantire a tutti singoli o associati uno spazio di libertà. Il mio spazio di cittadino è stato pregiudicato e l’unico modo con il quale oggi lo posso testimoniare è sospendere qualsiasi esercizio di attività nel mio spazio. Chiedo perciò a coloro i quali ho interessato per la mia te- stimonianza al consiglio comunale di Brindisi di non votarmi”.
BrindisiOggi
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