OSTUNI – Ospedale di Ostuni, inaugurato questa mattina il nuovo Pronto Soccorso. Sarà operativo da domani infatti lo spazio destinato ad accogliere le emergenze, mentre nei prossimi giorni si provvederà al trasferimento del centro trasfusioni, temporaneamente collocato al primo piano, in attesa del completamento del Pronto Soccorso. Assente invece il governatore regionale e assessore alla sanità pubblica Michele Emiliano, di cui si prevedeva la partecipazione.
Con una cerimonia sobria e molto partecipata, è stata inaugurata nella tarda mattinata di oggi (giovedì 24 maggio) all’interno del nosocomio ostunese, la nuova area dedicata al Pronto Soccorso. La cerimonia d’inaugurazione è stata presieduta immancabilmente dal sindaco della città Bianca Gianfranco Coppola, accompagnato da quasi tutti i membri della sua giunta, dal Presidente della Provincia di Brindisi Domenico Tanzarella, dal Dirigente della Asl Giuseppe Pasqualone, dal Primario del Pronto Soccorso ostunese Lello Di Bari e dal Dirigente medico dell’azienda sanitaria locale Arturo Antonio Oliva.
“Oggi è un giorno positivo e importante per il nostro Ospedale – ha dichiarato il Sindaco Coppola qualche attimo prima del taglio del nastro – che fa seguito a un periodo difficile per il personale medico e sanitario che opera all’interno della struttura ospedaliera in generale e del Pronto Soccorso in particolare. I rapporti con il Dirigente Pasqualone e con il dott. Di Bari sono stati sempre improntati sulla stima reciproca e sulla disponibilità, anche se bisogna ammettere che non sempre le istanze sono state prese in considerazione, o le promesse fatte siano state mantenute.
“Le condizioni del vecchio Pronto Soccorso erano disastrose e ci aspettavamo che l’inaugurazione di oggi avvenisse al primo piano della nuova piastra. La richiesta che sento di inoltrare all’amico Pasqualone è che la nuova piastra non diventi un’altra “Salerno-Reggio Calabria”, cioè un’opera incompleta che non risponderà mai alle esigenze della popolazione. Così come si attendono ancora medici e posti letto in regime di osservazione breve all’interno dei reparti di Cardiologia e Pediatria. L’occasione è ghiotta per porre nuovamente l’accento sul sottodimensionamento del personale presso il reparto di Ortopedia e Chirurgia, che necessitano di Primari. Non è detto che un Ospedale di base, come è quello ostunese, non possa avere al suo interno delle unità complesse. Ad ogni modo oggi è una giornata felice per la nostra città, finalmente dotata di un comparto ospedaliero per la gestione delle emergenze che presenta spazi adeguati e mezzi all’avanguardia”.
“D’intesa con la Regione – ha dichiarato il Dirigente Pasqualone – abbiamo già individuato la possibilità di recuperare 7,5 / 8 milioni di euro per ultimare i lavori presso la nuova piastra. L’intento è quindi quello di continuare a investire su questa struttura ospedaliera, che riteniamo abbia un’importanza assolutamente strategica. Devo dare atto che per oltre vent’anni in questo Ospedale non è stato operato alcun tipo di investimento, pertanto io e i dirigenti dell’ASL di Brindisi, a cui va il mio sentito e doveroso ringraziamento, riteniamo sia giusto continuare a lavorare per la comunità locale”.
“Sento di dover esprimere gratitudine nei confronti del dott. Pasqualone – ha dichiarato il Primario del Pronto Soccorso ostunese, il dott. Lello Di Bari – alla cui attenzione meno di un anno fa ho sottoposto le condizioni penose in cui versava la struttura. Dal 2003 opero qui in qualità di responsabile, dal 2011 come Primario e nessuno sinora aveva mai preso in considerazione le mie istanze, determinate esclusivamente dall’infimo livello di dignità riservato ai degenti di questo importante comparto sanitario. In un territorio a forte impronta turistica, che vede aumentare esponenzialmente il numero delle presenze durante la stagione estiva, si rende indispensabile la presenza di una struttura ospedaliera adeguata. Finché non si realizza l’Ospedale tra Fasano e Monopoli, è assolutamente necessario poter fruire di una struttura ospedaliera adeguata almeno a gestire le emergenze”.
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