BRINDISI- Implosione tra i centristi sulla nomina dell’amministratore della Multiservizi. Tensioni che vanno avanti da tempo, prima per il vice sindaco Paola Baldassarre, poi per la verifica politica, poi ancora per le deleghe speciali ed oggi con il designato alla Multiservizi. Guerre intestine in Udc e Noi centro che vedono da una parte i consiglieri comunali Massimo Pagliara, Antonio Ferrari, Italo Licchello e Toni Muccio, dall’altra la direzione del partito Marcello Rollo e Gianpiero Epifani, mentre restano neutrali Cosimo D’Angelo e Nicola Siccardi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il nome da fare per la guida della Multiservizi, società intorno alla quale si intravedono molti interessi, ma che a giugno diventerà una grande patata bollente con la immissione sul mercato.
Sul nome per la società partecipata nell’ Udc e in Noi centro non si riusciva a trovare la quadra, Pagliara e Ferrari sostenevano la candidatura di Cosimo Laguercia ex consigliere comunale che si sarebbe speso nella campagna elettorale dei centristi, Muccio invece (come il più suffragato di tutti)portava avanti il nome dell’avvocato Arigliano, alla fine tra i due litiganti, non trovandosi un accordo, Massimo Ferrarese ha presentato il suo fedelissimo, quello che ha definito il tecnico di partito Francesco Zingarello. Questa decisione non è andata giù ai quattro consiglieri comunali, che in una riunione concitata hanno chiesto le dimissioni di Marcello Rollo da presidente provinciale dell’Udc e di Giampiero Epifani da segretario cittadino.
Da tempo infatti ci sono incomprensioni tra i quattro componenti dell’assise e i due dirigenti dello scudo crociato. Problemi già sorti ai tempi della verifica politica, quando gli stessi quattro consiglieri rivendicavano delle deleghe speciali. Già allora Pagliara e Ferrari sembravano intenzioni a lasciare il partito, gli stessi che ieri in consiglio comunale hanno presentato l’emendamento al bilancio consuntivo chiedendo i riservare 5 milioni di euro per sanare la Multiservizi, nonostante il sindaco Consales avesse sollevato perplessità su quei debiti. Emendamento che la maggioranza alla fine ha votato. Ma che ha creato una lacerazione tra i centristi.
Lucia Portolano
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