Pietanza parla: “Sono amico di Luperti ma non ho mai minacciato nessuno per farlo votare”

BRNDISI –  Parla Daniele Pietanza, il capo del personale di Multiservizi, risponde a tutte le domande durante l’interrogatorio di garanza che si è svolto questa mattina al terzo piano del tribunale di Brindisi alla presenza del suo avvocato Livio Di Noi. Conferma la sua amicizia con Lino Luperti, l’ex consigliere comunale, ma rigetta le accuse. “Sono amico di Luperti da anni, ho una simpatia politica per lui ma non ho mai minacciato nessuno per farlo votare”.

Non solo, ma spiega anche la sua verità in merito alla mancanza delle quattro ruote al mezzo di Multiservizi e alla scomparsa dei pc di palazzo Guerrieri. “Un errore nel contarli, e uno di questi si trovava a casa mio  cognato perchè era rotto e non funzionava e l’ordine di servizio era quello di pulire l’intera stanza”.

Inoltre ha spiegato le sua mansione all’interno della società partecipata, ruolo che avrebbe già svolto ai tempi in cui l’amministratore era Contardi, poi riconfermato da Arigliano (nonostante il licenziamento) e dalla struttura commissariale. “Io non sono l’amministratore di fatto della Multiservizi – avrebbe detto al giudice – mi era stato dato il ruolo di raccordo tra Comune e società partecipata”. Ruolo  che sarebbe arrivato a Pietanza dopo il contenzioso tra Multiservizi e Comune che non aveva riconosciuto i debiti alla società partecipata, in quanto non esisteva alcun atto formale degli interventi fatti per conto del Comune. Pietanza, a suo dire, avrebbe rivestito così successivamente un ruolo tecnico, pratico. “Tutti mi chiamavano per gli interventi”, spiega al gip Verderosa.  Racconta anche la sua versione dei fatti in merito alla richiesta di Luperti di intervenire per il riparo del muro del pediatra per la caduta dell’albero e per la rimozione della carcassa di topo che sarebbe stata fatta si da un dipendente di Multiservizi, ma fuori servizio e senza mezzi della società.

Pietanza è accusato di concussione elettorale, peculato e furto aggravato. Da giovedì scorso è ai domiciliari. L’inchiesta, sarebbe partita dopo la sua stessa denuncia di un aggressione subita da parte di un altro dipendente della Multiservizi Sandro Trane. Il tutto durante la campagna elettorale delle amministrative 2016. Il suo avvocato Livio Di Noi ha presentato istanza di scarcerazione. Si attende la decisione del magistrato.

Lu.Po.

 

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