BRINDISI – La Provincia di Brindisi sollecita la Regione Puglia affinchè attivi il prima possibile il Centro faunistico. La missiva è partita stamane dalla presidenza della Provincia di Brindisi ed è indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al capo di Gabinetto, Claudio Michele Stefanazzi e a Luca Limongelli, sezione gestione sostenibile e tutela delle Risorse forestali e naturali-servizio valorizzazione e tutela risorse natuali biodiversità.
Domenico Tanzarella, presidente della Provincia di Brindisi, sollecita la sottoscrizione della convenzione per l’attivazione del centro di prima accoglienza fauna selvatica, diventato con la nuova normativa “centro territoriale di prima accoglienza fauna selvatica in difficoltà”, gestito dall’ente provinciale.
La Provincia per 16 anni (dal 2001 al 2017) ha istituito con atti deliberativi il centro di prima accoglienza fauna selvatica in difficoltà finanziandolo con fondi del bilancio interno dell’Ente e fornendo servizio pubblico. La Regione Puglia, con atto dirigenziale – si legge nella missiva – del 22 dicembre 2017 ha fissato un impegno di spesa d 90mila euro a favore della Provincia di Brindisi per la riattivazione del centro. Lo scorso 9 aprile, la presidenza dell’Ente provinciale brindisino ha chiesto di procedere alla stipula della convezione con l’ufficio regionale competente al fine di riprendere le attività pubbliche a tutela della fauna selvatica omeoterma.
“Con un atto di consiglio del 2 maggio 2018 è stata formulata una interrogazione regionale a risposta scritta “Riattivazione del servizio svolto dal centro di prima accoglienza fauna selvatica in difficoltà della provincia di Brindisi a cura del Gruppo Movimento 5 stelle, Ginaluca Bozzetti”.
Il presidente Tanzarella sottolinea il fatto che “la Provincia di Brindisi, tramite il proprio centro faunistico, attivo fino all’1 maggio 2017, sia stata per 16 anni legittimo riferimento per tutto il territorio provinciale, con richieste di intervento anche dalle province di Taranto e Bari sud. In questi anni, le funzioni di ricovero, cura e riabilitazione della fauna selvatica sono state svolte, per conto della Provincia, dalla partecipata Santa Teresa, che tuttora ha nel suo organico, per il servizio di fauna selvatica, una impiegata tecnico/coordinatrice di sesto livello e due operatori di terzo livello.
Nelle missiva si legge anche di una bozza di protocollo di intesa riguardante l’installazione nella riserva di Torre Guaceto di una voliera di pre-ambientamento per uccelli selvatici allevati da organi nel centro faunistico della Provincia e prossimi all’involo, “come testimonianza di una disponibilità a cooperare, sollecitata da organismi regionali”. Tale accordo, però, raggiunto nel corso di un incontro svoltosi lo scorso 20 marzo, alla fine dello stesso mese è stato “informalmente rigettato senza motivazioni dal consorzio di Torre Guaceto”.
Pertanto “pur dichiarando la disponibilità ad una convocazione ufficiale per ogni eventuale e ulteriore chiarimento”, sollecita e chiede nuovamente “di procedere in linea con quanto già disposto dall’ufficio regionale competente con la prenotazione di spesa prevista dall’atto dirigenziale del 22 dicembre 2017, permettendo al più presto la stipula della convenzione con la Regione Puglia, per l’immediata riattivazione del servizio pubblico, garantito finora dalla Provincia di Brindisi e che potrà svilupparsi come struttura territoriale in accordo e coordinamento con il centro Recupero selvatici regionale di Bitetto, operante all’interno dell’Osservatorio faunistico regionale”.
BrindisiOggi
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