FASANO – Oggi è lutto cittadino a Fasano, città di Sante Quaranta, l’autista-eroe dello scuolabus che è riuscito a mettere in salvo tutti i bambini prima che il suo cuore si arrestasse. Si è accorto che gli stava accadendo qualcosa e con estrema lucidità e forza d’animo ha pensato “ai suoi bambini”, ha accostato il pulmino e lui è morto poco dopo. I funerali del 65enne sono stati celebrati oggi pomeriggio nella chiesa Matrice.
Il sindaco della città di Fasano, Francesco Zaccaria, ha ritenuto doveroso proclamare, per tutta la giornata di oggi (8 maggio) lutto cittadino. Sante Quaranta era un uomo molto conosciuto in città, ma non solo. Uno sportivo e appassionato per i motori da sempre, ed è stato alla guida di innumerevoli gruppi sportivi. Una persona perbene e solare e la sua morte ha sconvolto tutti.
Ormai Sante Quaranta viene definito un “eroe”, per quello che è riuscito a fare prima che il suo cuore si fermasse per sempre. Ieri (7 maggio) Sante, come ogni giorno, si è messo alla guida del suo autobus per accompagnare i bambini a scuola. Dopo pochi chilometri, però, precisamente in località Cocolicchio, è stato colto un malore. Ma senza esitare nemmeno un attimo, ha pensato prima agli scolari, infatti senza sbandare è riuscito a fermare il pulmino in carreggiata, evitando così un’altra tragedia. I soccorsi, purtroppo, chiamati immediatamente dall’assistente, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
Il gesto di Sante è stato riportato su quasi tutte le testate giornalistiche nazionali, proprio, per sottolineare la sua impresa “eroica”. La pagina di facebook di Sante è stata sommersa da messaggi di cordoglio: “Sei e sarai un nostro grande amico, nella vita e nel mondo kartistico, una figura indelebile difficile da dimenticare. Un Direttore di Gara che ha dimostrato in ogni momento la passione e l’amore per questo sport, riuscendo a coinvolgerci in ogni attimo della vita con il tuo sorriso e la tua professionalità. Team Palmisano”. E ancora: “Ciao Simpaticooooo!!!! Grazie di tutto Sante, ci hai insegnato le regole per giocare senza farci male. Hai diretto mio padre, me e avrei voluto tanto che dirigessi anche il piccolo simpaticone in arrivo. Chissà come sarà la domenica di gare senza te! A presto Direttó!”. “Immaginiamolo tenere il suo primo briefing ad un gruppo di angioletti che si sfideranno in una estenuante gara di kart. La sua voce solenne, mi fece scrivere queste righe, come un ritratto a lui dedicato.”.
Mar.De.Mi.
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