BRINDISI- Pronto il piano industriale di A2A per la centrale di Brindisi Nord. Il futuro della centrale Edipower sarà illustrato a Brindisi il 3 maggio prossimo dai vertice dell’azienda alla presenza del sindaco e di assessori, consiglieri comunali e organizzazioni sindacali. È stato lo stesso sindaco Mimmo Consales a convocare un incontro finalizzato a consentire al gruppo Edipower – A2A di illustrare il piano industriale. “Tale incontro- scrive il Comune in una nota- aperto alla partecipazione di assessori e capigruppo consiliari, di rappresentati delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, si svolgerà venerdì 3 maggio alle ore 10 nella sala conferenze di Palazzo Nervegna”.
“Così come nella precedente occasione – afferma il sindaco Consales – ci faremo dire da Edipower – A2A quali intenzioni ha in riferimento al futuro della centrale. Mi auguro che non si tratti di un libro dei sogni e che, invece, contenga dati certi riguardanti le reali intenzioni di questo gruppo relative al futuro dell’impianto. Visto che è in gioco la vita di tante famiglie brindisine non è consentito a nessuno di continuare a tergiversare”.
In realtà la società milanese aveva già anticipato le sue intenzioni che riguardavano un progetto che prevede l’utilizzo di due gruppi per la produzione di energia a co-combustione, il 90 per cento a carbone e il 10 per cento a biomasse, incluso quello che tecnicamente si chiama combustibile solido secondario, in poche parole polvere proveniente dal compost dei rifiuti. Questo era stato giù annunciato il 16 gennaio scorso dai dirigenti di A2A che incontrarono in una manifestazione pubblica il sindaco Consales.
Venerdì si spera di conoscere le reali intenzioni dell’azienda, in gioco centinaia di posti di lavoro diretto e dell’indotto. Solo una settimana fa è stata tamponata la vicenda dei lavoratori della ditta appaltatrice Sogesa, che svolge attività di pulizia industriale nella centrale, dopo 19 giorni di manifestazione sul nastro trasportatori i lavoratori hanno messo fine alla loro protesta, una rivolta che è stata rinviata di due mesi, quando scadrà la proroga al loro contratto di appalto.
Lu.Po.
Commenta per primo