SAN VITO DEI NORMANNI – Avviata una raccolta firme contro la possibile riapertura della discarica di Autigno. “A questo seguirà l’esposto denuncia alla magistratura per tutelare il nostro territorio e il sacrale diritto alla salute”. E’ ciò che afferma Maurizio Tamborino, attivista ambientale di San Vito dei Normanni e portavoce dell’iniziativa. Intanto, il M5s, che ha accolto l’allarme, ha scritto a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Il gruppo, che è nato qualche giorno fa a San Vito dei Normanni, territorio dove si trova la discarica in disuso è rappresentato dagli avvocati Francesco Monopoli e Giuseppe Durano.
“Ho creato questo gruppo – scrive Tamborino – che da oggi farà parte integrante del Comitato salute ambiente & territorio, che da anni sta contrastando qualsiasi forma di inquinamento dovuto a discariche in una zona che, al contrario di quello che oggi noi tutti stiamo vivendo, sarebbe dovuta essere un territorio agricolo a vocazione turistica”.
“L’area era stata dichiarata già da tempo a elevato rischio ambientale – si legge nella nota stampa del M5s – e per tale motivo le istituzioni hanno rilevato la necessità di ridurre il rischio per la salute. A marzo 2017 il Comune di Brindisi aveva addirittura emesso un’ordinanza di divieto di pascolo, coltivazione e utilizzo di acque di falda nella zona compresa tra Autigno e Formica. Oggi ritorna purtroppo il rischio di una possibile riapertura della discarica”.
“Abbiamo pertanto chiesto direttamente al presidente Emiliano se fossero confermate le prospettive di riapertura, di effettuare un monitoraggio costante di Arpa e di predisporre una valutazione del danno sanitario – scrivono dal movimento pentastellato – Il sito va bonificato e messo in sicurezza in tempi stretti e nel miglior modo possibile”.
La cittadina di San Vito dei Normanni nel 2016 ha ospitato una manifestazione con centinaia di cittadini e politici provenienti da tutta la provincia che chiedevano la chiusura e la bonifica del sito.
“Oggi noi tutti abbiamo appreso che il Comune di Brindisi ha ricevuto fondi dalla Regione Puglia per bonificare la discarica di Autigno, hanno iniziato i lavori da mesi, ma il loro intento non è quello di bonificare e basta, ma di riaprire la discarica, tanto che il commissario prefettizio ha già inserito nel prossimo bilancio 2019” concludono dal M5s.
Gianluca Bozzetti, consigliere regionale brindisino dei cinquestelle ha interrogato il presidente della Puglia, Emiliano: “Vogliamo sapere se la Regione Puglia abbia intenzione di riattivare la discarica di Autigno a Brindisi al termine degli interventi di messa in sicurezza d’emergenza la cui conclusione è prevista entro il 31/12/2018. La questione ambientale ed in particolare quella della gestione dei rifiuti è da sempre uno dei punti critici della provincia di Brindisi. – dichiara Bozzetti che prosegue – Il triangolo delle discariche delle contrade di Autigno, Mascava e Formica costituisce infatti per i territori confinanti di Brindisi, San Vito dei Normanni e Carovigno una vera e propria bomba ecologica per i cittadini. Per queste ragioni vogliamo vederci chiaro sulla possibile riapertura della discarica di Autigno.”
“La discarica di Autigno, in particolare, di proprietà dell’amministrazione comunale di Brindisi fu chiusa e sequestrata alcuni anni fa a seguito dei superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione rilevati attraverso i campionamenti delle acque sotterranee. Nel luglio 2015 il Comune si impegnò ad attivare un piano volto alla messa in sicurezza di emergenza per ridurre la sorgente primaria di contaminazione. La spesa necessaria per i primi interventi di Mise è stata cofinanziata con risorse della Regione Puglia e dello stesso Comune; nel 2017, poi, al Comune è stato concesso un ulteriore finanziamento nell’ambito dell’Avviso pubblico predisposto dalla Regione per la bonifica di aree inquinate”.
“L’area in cui sorge la discarica – insiste il consigliere cinquestelle – è interessata da un diffuso inquinamento della falda, tanto che, se non attivati per tempo gli interventi necessari, si rischia la potenziale migrazione degli inquinanti con il possibile coinvolgimento di aree più vaste, come ad esempio la Riserva di Torre Guaceto. Per tutti questi motivi ho presentato un’interrogazione diretta al Presidente Emiliano chiedendo chiarimenti in merito ad una possibile riapertura della discarica di Autigno ed in quali modalità e se, alla luce della forte compromissione delle matrici ambientali nel territorio di Brindisi, non ritenga piuttosto opportuno provvedere unicamente ad una celere ed efficiente bonifica dell’area”.
“Ho chiesto inoltre se, per le stesse ragioni, non si ritenga opportuno prevedere un monitoraggio costante da parte di Arpa nell’area compresa tra le discariche di Formica ed Autigno e la predisposizione della Valutazione di Danno Sanitario. In ultimo – conclude – ho chiesto di sapere se siano state stanziate apposite risorse per la realizzazione di impianti di biostabilizzazione o il revamping di quelli esistenti nel territorio della Provincia di Brindisi.” conclude il consigliere brindisino.
Mar.De.Mi.
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