BRINDISI – “Uno di loro ci ha puntato il kalashnikov contro, ero paralizzata dalla paura “ così Nicole Ceglie, una ragazza di 18anni di Brindisi, testimone dell’assalto avvenuto ieri (30 aprile) ai danni de La Gioielleria che si trova nella galleria del centro commerciale Ipercoop di Brindisi.
Ieri sera la 18enne, si trovava alle casse veloci dell’ipermercato con due sue amiche quando i rapinatori hanno fatto irruzione nel centro commerciale.
“Erano le 20 e 30 circa – racconta la ragazza – e noi eravamo nei pressi della cassa veloce dell’ipermercato, avevamo finito finalmente di fare la spesa. Ad un tratto vedo due uomini con il volto coperto entrare con passo veloce e deciso dalla porta laterale di emergenza ed io ero proprio lì ad un passo da loro.”
Nicole, ancora visibilmente provata, continua a raccontare: “Per un primo momento non sapevo cosa fare, era come se la paura non mi permettesse di ascoltare quello che stava succedendo intorno a me. Era la vista il senso che in quel momento faceva da padrona. I miei occhi passavano dall’arma puntata su di noi, ai volti dei rapinatori per finire sui volti delle mie amiche. I rapinatori avranno sicuramente gridato qualcosa, ma io non ho capito assolutamente cosa. Tutti erano fermi come durante un gioco. Molti erano i bambini che si trovavano lontani dai loro genitori. Ad un tratto, quando i rapinatori hanno superato le casse, mi sono girata e mi sono accorta che tutti si erano inginocchiati ed io ero l’unica ancora in piedi. Così mi sono abbassata ed è in quel momento che mi sono accorta che c’era una signora in preda ad un attacco di panico, avrei voluto aiutarla ma le mie gambe non me lo permettevano.”
La ragazza è ancora molto scossa da ciò che è accaduto ieri sera fra i visitatori presenti nel centro commerciale di Brindisi. Sono stati attimi di puro terrore. Famiglie con bambini terrorizzati da ciò che è accaduto.
“Guardando dietro di me, mi sono resa conto che tutti si accalcavano verso il fondo del supermercato – Nicole cambia tono per raccontare la fine di questa brutta avventura che difficilmente dimenticherà – e mi è venuto in mente che proprio accanto al reparto della macelleria c’è un’altra uscita di emergenza, così ho richiamato le mie amiche e le ho trascinate verso l’uscita con me. Tutte le persone che erano presenti nel supermercato si erano accalcate, tremanti e urlanti, per poter uscir indenni da questa situazione. Sentivo molte voci femminili chiamare dei nomi, sicuramente stavano richiamando i figli. Finalmente eravamo fuori e al sicuro. Dopo poco è arrivata la polizia e anche l’ambulanza a soccorrere chi ancora era in preda alla paura.”
La rapina è avvenuta poco prima dell’orario di chiusura del centro commerciale. I rapinatori hanno fatto irruzione nella galleria del centro commerciale con kalashnikov e asce. Avevano tutti il volto coperto da passamontagna e indossavano felpe con cappuccio colorato. Hanno rotto le vetrine dove si trovavano i monili e in pochi secondi si sono impossessati degli ori. Poi sono fuggiti via. Fuori ad attenderli c’era un complice a bordo di un’auto. Il veicolo poco dopo è stato ritrovato in fiamme.
“Solo dopo essermi ripresa e aver bevuto un sorso d’acqua ho chiamato mia madre per tranquillizzarla prima che apprendesse la notizia dai giornali” conclude la 18enne.
Alberta Esposito
Di seguito i frame del filmato della rapina in esclusiva:
IO non capisco…abbiamo adottato norme severe per il controllo antiterrorismo in luoghi aperti dove ci sono comunque tante possibilità di fuga e non si fa niente per luoghi chiusi, ad alta densità di popolazione dove terroristi, rapinatori, banditi potrebbero fare stragi, rapine, omicidi…misteri italiani…
A LEGGERE IL COMMENTO AL GRAVE EPISODIO DELLA RAPINA ALLA GIOIELLERIA SITA NELL’IPERCOOP DELLA NOSTRA CITTA’ DI BRINDISI MI SONO CHIESTO COME MAI NON ESISTA UN OBBLIGO DI VIGILANZA ARMATA SOPRATUTTO NELLE ORE DI PUNTA E O DI CHIUSURA DELLA STRUTTURA COMMERCIALE.LE ISTITUZIONI TUTTE INDISTINTAMENTE DOVREBBERO EMANARE UN ORDINANZA CON OBBLIGO DI RISPETTO PER LA SALVAGUARDIA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA’ E LA STRUTTURA COMMERCIALE IPERCOOP O ANCHE SIMILARI STRUTTURE DOVREBBERO PER LEGGE ATTENERSI A TALE OBBLIGO CHE RIENTRA NELLE COMPETENZE ISTITUZIONALI DEL COMUNE, DELLA PREFETTURA E QUESTURA.NON ASPETTIAMO ALTRE ANALOGHE SITUAZIONI CHE POTREBBERO AVERE ESITI MOLTO PIU’ DEVASTANTI PER LA COLLETTIVITA’VEDREMO COSA SI DECIDERA’.