Si torna al maschile, cinque candidati sindaco alla conquista di palazzo di città

BRINDISI – (da Il7 Magazine) La scacchiera delle forze politiche in gioco sembra ormai completa, salvo sorprese dell’ultima ora, sono 5 i candidati nella città di Brindisi. Come in un frullatore molte forze politiche e aspiranti consiglieri si sono rimescolati e lo scenario delle ultime amministrative, svoltesi solo 2 anni fa, è quasi totalmente mutato. In campo per la poltrona di sindaco: Riccardo Rossi candidato della coalizione di centrosinistra, Roberto Cavalera coalizione centrodestra, Massimo Ciullo appoggiato dai partiti e dai movimenti di Destra con i fittiani, Gianluca Serra scelto dal Movimento 5Stelle.

È scontro tra avvocati, ben quattro candidati sono stati scelti nelle stanze del tribunale di Brindisi, solo Rossi è ingegnere dell’Enea. Tre di questi non sono nuovi alla politica: Ciullo ex assessore all’Urbanistica della giunta Mennitti, Rossi leader del movimento Brindisi Bene Comune, tre volte consigliere comunale e per la terza volta candidato alla carica di sindaco, Di Noi ex consigliere comunale prima nella lista di Giovanni Brigante, poi nella maggioranza del sindaco Consales.

Gli altri due invece hanno avuto solo una breve parentesi elettorale: Cavalera candidato in passato al consigliere provinciale nella lista di Forza Italia e Serra per due volte candidato nella lista di Impegno sociale per l’assise civica. Ma nessuno dei due fu eletto. Dopo anni hanno deciso di rimettersi in gioco ma  questa volta la posta in palio ora è più alta.

La prima coalizione a presentare ufficialmente il candidato è stato il centrosinistra. Rossi è in campagna elettorale da oltre un mese, ormai ha passato al setaccio quasi tutti i quartieri. Senza molti litigi il Pd, Liberi e uguali e Brindisi Bene Comune hanno puntato su di lui. L’accordo tra i tre è stata una sorpresa dopo anni di opposizione di Brindisi Bene Comune contro i democratici. Non solo, ma il Pd ha stretto l’accordo a livello locale con Liberi e uguali proprio mentre a livello nazionale le forze politiche erano avversarie. L’intento era quello di dimostrare autonomia locale, ma questa è stata anche una risposta alle precedenti elezioni amministrative quando al Pd i Brindisi fu imposta dal regionale la candidatura di Nando Marino. Per Rossi scenderanno in campo 4 liste, e forse ne potrebbe spuntare una quinta dopo l’annuncio del sostegno dell’associazione giovanile Ora tocca noi.

Due settimane fa è stata  invece ufficializzata la candidatura di Massimo Ciullo con la definitiva spaccatura nel centrodestra, e la divisione tra Lega e Forza Italia. Già da gennaio il partito di Salvini, con una fuga in avanti rispetto alle ipotesi di alleanze, aveva annunciato la candidatura dell’ex assessore di Mennitti. Ciullo da sempre vicino ai valori della Destra, ex esponente di Alleanza nazionale, per qualche anno è rimasto fuori dalla politica per ritornarci oggi come candidato sindaco. In suo sostegno scendono in campo oltre la Lega, il partito di Alemanno, quello di Giorgia Meloni, il partito Liberale, Noi con l’Italia, il Movimento +39 e il partito delle aziende. Anche Ciullo potrebbe essere appoggiato da 4 liste.

Forza Italia, insieme ai centristi e ai moderati, cala invece l’avvocato penalista Roberto Cavalera, scelto dall’onorevole azzurro Mauro D’Attis e dal centrista Marcello Rollo (quest’ultimo proprio ieri si è tirato fuori dalla coalizione). Il professionista non è stato ancora  presentato ufficialmente, ma domenica scorsa ha ottenuto l’investitura dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, venuto a Brindisi per un convegno organizzato dall’Udc sui fondi europei per il sud. Per Cavalera una coalizione variegata: Forza Italia, Brindisi prima di tutto, Partito repubblicano, Alternativa popolare, Coerenti per Brindisi, Udc e il movimento di Michele Errico. Il tutto potrebbe tramutarsi in una coalizione a sei liste dove Coerenti per Brindisi e Alternativa popolare si uniscono in una sola lista.

Ormai fuori invece Noi centro, Tony Muccio ha sancito la divisione con Marcello Rollo. Il vecchio centro sul tema delle alleanze si è rotto. Muccio non ha digerito l’accordo con chi ha sfiduciato il governo Carluccio.

Qualche giorno fa anche il movimento 5Stelle ha sciolto la riserva ed ha accreditato la lista capitanata da Gianluca Serra. Anche tra i grillini era scontro tra avvocati. Serra ha avuto la meglio sulla lista presentata da Fabio Leoci. Perché sia stata scelta una e non l’altra ancora non si sa, ma una cosa è certa il prescelto è dello stesso meetup del consigliere regionale Gianluca Bozzetti. Serra fa l’avvocato da 20 anni, ha 48 anni, sposato con due figli, uno di 4 e l’altro di 11 anni. Nonostante le ultime dinamiche nazionali il movimento per le amministrative non fa alleanze, e il candidato partecipa con la sola lista dei grillini.

Va da solo anche Ferruccio Di Noi. Il suo movimento Impegno sociale dopo qualche mese a braccetto con Marino ha deciso di intraprendere la gara in solitaria, strada facendo ha perso i due ex consiglieri comunali uscenti Giampaolo D’Onofrio e Antonio Manfreda che hanno aderito alla coalizione del centrosinistra.

Ore convulse queste per tutti partiti e movimenti per la compilazione delle liste, quarantacinque giorni prima delle elezioni si dovrà presentare il tutto. Si cercano candidati, donne e giovani. Dopo una breve parentesi di governo cittadino guidato da una donna, si torna a candidati sindaco tutti al maschile.

Lucia Portolano

 

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